Relive
Sito ufficiale Granfondo Strade Bianche

Io parto da Taverne in bici, dopo circa 10 km mi incontro con Luca al parcheggio "Il fagiolone" e saliamo insieme alla Fortezza Medicea.
Anche quest'anno partiamo dai bastioni, ovviamente siamo tra i primi 1000 iscritti e abbiamo pure la maglia ufficiale compresa; mentre siamo a metà griglia (davanti ci sono campioni del passato come Cancellara, Tafi, Bettini, Museeuw) inizia a piovere bene...e partiamo col kway, fa freddo da battere i denti e siamo già tutti bagnati.
La discesa è già velocissima e pedalando forte iniziamo a scaldarci; il primo settore di sterrato è a Vidritta dopo 13 km, è tutto in piano ma ci fa capire cosa ci aspetterà : fango e visibilità pessima...con l'acqua e la terra addosso si vede davvero poco e non si riesce nemmeno a vedere bene le buche sul percorso...per fortuna ce ne sono poche perchè le strade bianche sono sempre ben tenute e regolari.
Riesco solo a vedere di sfuggita la pietra miliare che indica l'inizio del settore.
Poi c'è il settore di Bagnaia, 4 km con salite dure e tornanti impegnativi al 10%, fatti con la pioggia e con tanta gente a salire sono difficili, soprattutto per non scivolare sul fango viscido.
Non vedevamo l'ora che ci fosse una salita,almeno ci siamo finalmente scaldati!
Ancora saliscendi su asfalto e poi inizia il terzo settore di Radi, anche questo con strappi e ripide discese; purtroppo non si fa il pezzo più panoramico che arriva al ristoro dell'Eroica, è solo per chi sceglie il percorso medio (che passa da Taverne e blocca momentaneamente lo svincolo per Siena che doveva prendere la Pucci con il doblò...).
Saltiamo il primo ristoro che era dopo solo 30 km, siamo ancora in forma e ci basta una barretta presa pedalando; dopo la discesa su asfalto arriviamo al quarto settore (Strada Comunale di Murlo) che è tutto in piano e arriva a Buonconvento : questo mi piace molto, riesco a pedalare forte e a distanziare temporaneamente il gruppetto.
Io e Luca torniamo insieme sull'asfalto quando si gira indietro sulla Cassia, a turno pedaliamo davanti al gruppetto e rispetto all'anno scorso siamo meno stanchi e riusciamo a non staccarci; a Monteroni prendiamo a destra per il quinto settore di San Martino in Grania...è il più lungo, ben 9,5 km ed è anche molto impegnativo, questi strappi fanno male alle gambe.
Al termine c'è il secondo ristoro, ci riposiamo 5 minuti con crostate e frutta; le bici hanno anche bisogno di manutenzione : c'è da togliere il fango da freni e cambi.
Almeno a noi la pioggia toglie la terra da addosso...finalmente mi tolgo il kway, vorrei essere almeno all'arrivo con la maglia ufficiale!
Adesso ci sono i lunghi km di asfalto passando da Arbia, Casetta, Guistrigona e Castelnuovo Berardenga; qui l'anno scorso aveva grandinato, oggi va leggermente meglio, pioviggina soltanto...
Scendiamo velocemente dopo Castelnuovo, poi c'è il duro strappo sempre in asfalto che si fa all'inizio all'Eroica,
e scendiamo a Montaperti; qui si svolta a destra per Vico d'Arbia, per il sesto settore di sterrato, solo 800 metri ma duro...bisogna salire sui pedali.
Qui c'è il terzo ristoro : saltiamo anche questo!
Poi Colle Pinzuto per il settimo tratto, e qui altra salita ripida al 16%, iniziamo a soffrire sui tornanti ripidissimi; infine l'ultimo settore è quello delle Tolfe, solo 1 km ma con strappo al 18%!
C'è chi sale a piedi ma noi saliamo, non agevolmente, ma in sella fino alla fine...sofferenza ma anche soddisfazione, per oggi le strade bianche sono finite.
Adesso si gira tutto intorno a Siena con qualche salita che ci fa penare dopo tanti km; discesa veloce sui ampi tornanti per arrivare in Pescaia, e ora c'è la parte più emozionante, si prende la Via Esterna di Fontebranda : passiamo sotto lo striscione dell'ultimo km, c'è l'arco in mattoni col primo strappetto solo al 9% e poi inizia il famigerato lastricato di via Santa Caterina con punte al 18% verso la fine!
Fatta dopo 120 km è tremenda...vista da sotto fa paura e saliamo piano ma riusciamo ad arrivare in cima in sella stringendo i denti...si svolta a destra ed è fatta!
Mancano poche decine di metri e sbuchiamo in Piazza del Campo sotto la pioggia!
E siamo felicemente stravolti ma orgogliosi di averla finita insieme e sempre in sella.
Ancora una volta, soddisfazione di aver concluso questa epica corsa, sotto la pioggia è stata davvero eroica.
Per il resto, ricco pacco gara, buona organizzazione e finalmente pasta party alla Fortezza al coperto senza code, varia scelta di piatti e tanti posti a sedere per tutti.
Da rifare assolutamente...tanto fango preso ma è bello così.
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