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venerdì 25 aprile 2025

Al ponte del diavolo



Torno al Ponte del Diavolo seguendo una traccia già pronta, stavolta ci sono più km e più dislivello visto che si fa un giro più largo passando da Avigliana e il Musinè.
La giornata è festiva e splendida, si può partire subito in divisa estiva !
Prendo la traccia a Rivoli salendo poi al Pozzetto e tornando su asfalto a Reano e Buttigliera, poi attraverso Avigliana e la Dora facendo un pezzettino di Ciclovia Francigena; adesso ci sono le dure rampe che portano alla pista tagliafuoco del Musinè, era tanto che non la facevo in senso contrario.
La strada è parecchio dissestata a causa delle pioggia delle settimane scorse, ci sono tante pietre e fossati lungo gli sterrati; però ci sono anche pezzi in cemento e terra compatta dove si pedala bene.
Scendo a Caselette passando vicino alla manifestazione in ricordo dei Caduti, poi ci sono tanti altri sterrati per arrivare all'inizio della Mandria, dove c'è la villa La Bizzarria; purtroppo non si entra nel parco ma si costeggiano le mura lungo quella dura strada lastricata già fatta altre volte, sia da solo sia con Rudi alla Pautassa ed è sempre faticosa e infinita.
Si arriva finalmente alla fine della strada dove si devia sulla sinistra per guadare il Ceronda...più che guado è proprio un attraversamento del torrente scavalcando le pietre...ovviamente mi bagno completamente i piedi.
Riprendo a pedalare sia su asfalto che su sterrati pedalabili, fino a Monasterolo dove la strada si inoltra nei boschi e bisogna salire a piedi, visto che la strada è rovinatissima, con pietre, fango, pozzanghere e sassi portati giù dall'acqua.
All'improvviso sento la gomma davanti sibilare, e prego che il lattice faccia il suo lavoro...e infatti si ripara da solo continuando a pedalare! Bravo lattice, hai fatto il tuo dovere.
Continuo a salire per la stradina con ghiaia e terra passando sotto il panchinone, anche questa volta non lo vado a vedere.
Poi si scende finalmente a valle e si entra nel parco del Ponte del Diavolo, dove faccio un pezzettino a piedi, attraverso il ponte di pietra sempre molto bello e caratteristico, e mi fermo a fare la sosta panino+coca al sole; c'è tanta gente a prendere il sole e anche qualcuno in bici.
Ora attraverso Lanzo e dopo la rotonda ancora provvisoria inizia la strada ciclabile lungo la Stura che arriva fino a Caselle e Borgaro : a volte è molto pedalabile e compatta, a volte si perde lungo gli argini. però è sempre in discesa e riesco a pedalare velocemente.
Si arriva così alla Reggia di Venaria, e purtroppo bisogna fare qualche centinaio di metri nella via pedonale del centro, ma devio subito sulla destra allontanandomi dalla folla; si torna un po' sugli sterrati e un po' su piste ciclabili abbastanza ben fatte ma non continue, passando vicino a Druento, Pianezza e poi Collegno, dove attraverso la Dora sulla strada della Corona di Delizie.
Poi arrivo ad Alpignano dove abbandono la traccia per andare su via Bruere per andare a Cascine Vica in via Adda dove mi aspetta Leone; da qui poi velocemente a casa.
E' stato un bel giro lungo e impegnativo, tanto caldo e sole, con regalo finale di un raggio rotto che scopro solo a casa... speriamo che la bici regga ancora qualche giorno e poi la porterò a far riparare.
La traccia merita e c'è tanto sterrato e poco asfalto, sicuramente la diverge viene messa a dura prova!

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