Etichette

sabato 4 ottobre 2025

L'Eroica 135



Quest'anno siamo orfani del nostro organizzatore e guida delle lunghe distanze, quindi toccherà a me e Flavio tenere alta la bandiera della Combriccola all'Eroica... ci dedicheremo ai ristori più che ai chilometri!
Infatti scegliamo per una volta il percorso medio del sabato, in modo da prendere la giornata con più calma e goderci le pause mangerecce senza l'affanno del tempo che scorre e il pensierio dei chilometri che ci attendono.
Come da tradizione, arriviamo direttamente a Gaiole il venerdì, ritiro pacco gara, prova bici e siamo già pronti per il giorno dopo.
La nostra partenza è nell'orario 6 - 7, che  ci permette di dormire un'ora in più a Taverne : sveglia alle 4.40, alle 5 e 20 siamo pronti a partire e quando manca qualche minuto alle 6 siamo a Gaiole alla ricerca di un parcheggio vicino. All'ultimo bivio ci indirizzano sulla sinistra, e poi su una strada sterrata in salita, dove sistemiamo la macchina in mezzo alle vigne, al buio sotto le stelle, con un freddo glaciale!
Ci saranno infatti 2°, e dobbiamo scaricare le bici, rimontare la ruota davanti e sistemare le luci, oltre a una pausa bagno in mezzo ai filari... riusciamo a far tutto senza problemi, e scendiamo dalla parte opposta a dove siamo saliti, raggiungendo la strada principale verso il paese all'altezza di una casetta bianca prima del cimitero. 
Nuovo parcheggio approvato!
Fa freddissimo e mi lamento più volte che non voglio partire 😆, poi arrivati a Gaiole l'atmosfera si fa più calda ed elettrizzante e non sento più il freddo! ci incolonniamo sul viale con giornale sotto la maglia, manicotti, paracollo, kway, timbro sul road book e si parte!
Sono le 6.40 e inizia la magia dell'Eroica!
I primi chilometri sono davvero duri, non per la fatica ma per il freddo...mai patito così alla partenza di un'Eroica, neanche quando partivamo alle 5.
Non potevamo certo partire col piumino come ho visto più volte...avrei messo in più solo guanti lunghi e magari un gilet, ma meglio soffrire adesso ed essere più leggeri dopo durante il giorno.
E comunque l'atmosfera di queste partenze è sempre fantastica, c'è un bel silenzio in mezzo al bosco e tutti vogliamo scaldarci il prima possibile, quindi cerchiamo di pedalare velocemente e soffiare fiato caldo sulle mani; arriviamo in fretta alla salita di Brolio ed è praticamente già giorno.
Molti si fermano all'Agribar, noi togliamo kway e giornali e saliamo lungo la stradina tortuosa con i lumini ancora accesi, e intanto il gruppo si sgrana o si ferma, mentre sento parlare più che altro inglese o tedesco. Anche noi ci fermiamo appena raggiunta la fine della salita, erano anni che non mi fermavo a fare le foto qui o lungo la bellissima discesa dopo il castello : la luce che illumina le vigne e Siena è davvero magica.
Facciamo più di una fermata fotografica, anche al leccione che non vedevo di giorno praticamente da undici anni...ci sono vedute spettacolari che quando passavamo di notte purtroppo non potevamo goderci.
Arriviamo in fretta a Pianella e fa freddo come a Gaiole, la discesa ci ha di nuovo raffreddato! Però siamo alle porte di Siena, e non vediamo l'ora di mangiare qualcosa che ci dia caldo e energia in Piazza (di Siena 😛)
Entriamo da Porta Pispini e arriviamo in Piazza del Campo alle 8.30, con tanti vassoi stracolmi di cantucci, panforte, ricciarelli ai gusti vari, tè e succhi di frutta ad attendere i ciclisti infreddoliti.
Ci posizioniamo a fianco del gazebo Sapori propensi a finire i vassoi... novità top dell'annata 2025 : ricciarelli alle nocciole! ma anche tutti gli altri dolci sono ottimi, e tra una foto e l'altra facciamo il giro della piazza e ci sediamo addirittura al sole a riposarci!
Ripartiamo quasi malvolentieri per prendere la strada dei tufi e poi la Cassia che ci porta a Radi.
C'è sempre un controllo a sorpresa appena girato a destra, ed ecco il mitico settore sterrato delle strade bianche più vicine a casa, le prime mai fatte, nel 2012 con una mtb...ora pedaliamo finalmente al caldo con qualche sosta per foto e pipì come la tradizione vuole.
Superiamo il gruppo di casette, i strappetti su sterrato, torniamo su asfalto e infine saliamo (a piedi visto che purtroppo qualcuno che non riusciva a salire ha ostacolato tutti) a Murlo, entrando nella cinta muraria di nuovo affamati.
Questo piccolo centro storico è strapieno di gente, tra cui i figuranti medievali, con il papa e altri personaggi storici, intervistatori Rai, il nostro amico svizzero, e il miglior personaggio dei ristori, il mitico Stefano che offre il Pan co' Santi! ci fermiamo a mangiarlo da lui e ci invita anche a Dievole per il giorno dopo.
A questo ristoro c'è pane, miele, finocchiona....purtroppo il pecorino è già finito! Non mi rimane che pane e olio, cantucci al cioccolato e il Pane di Stefano. Evito il vino preferendogli il tè caldo.
Dopo la discesa asfaltata prendiamo lo sterrato La Piana, e al bivio del 209 abbiamo una direzione obbligata : 135 km! Ormai infatti è troppo tardi per fare il percorso eroico, l'unico rimpianto è non fermarsi a Buonconvento per la pappa al pomodoro.
Finito il bellissimo sterrato a Monteroni attraversiamo la Cassia per prendere il tratto di Serravalle, che ultimamente comincia a piacermi non arrivandoci proprio esausto, soprattutto i primi km in mezzo a lecci e cipressi.
Perdo il roadbook dalla tasca ma per fortuna dietro di me c'era la Poliziotta Vintage...mi richiama e mi avverte...grazie! Sempre al servizio del pubblico... mi ha detto anche che oggi il sorpasso era consentito.
Arriviamo ad Asciano ancora pimpanti, e finalmente c'è il ristoro più sostanzioso con ribollita, cipolla e olio obbligatorio! Talmente buona che facciamo il bis da due cuoche diverse.
Anche qui ci sediamo al sole a riposarci, tra personaggi agghiaccianti, samurai e geishe.
Ci tocca ripartire soprattutto perchè dobbiamo affrontare le Sante Marie! Controllo e timbro, e poi saliamo lentamente...i primi due strappi sono sempre da male alle gambe, ma poi piano piano prendiamo il ritmo e arriviamo, faticosamente, fino alla fine dei tratti più duri al cartello bianco; devo aspettare Flavio solo per poco tempo, e poi ripartiamo insieme.
Sante Marie dure, ma ormai pedalabili con l'adeguamento dei rapporti della Olmo.
Alla fontana di Torre a Castello ci fermiamo solo per rabboccare le borracce, e poi pedaliamo su asfalto fino a Castelnuovo; questo il tratto più noioso, anche se sempre panoramicamente bello, e soprattutto ci porta al ristoro in piazza, dove ad attenderci al Cinema d'Estate (le sedie bianche in plastica...) ci sono di nuovo i ricciarelli della Sapori e una doppia scelta tra ribollita e zuppa di ceci : per non sbagliarci le prendiamo entrambe!
Ci riposiamo anche qui al sole cercando inutilmente una farmacia aperta per comprare il burrocacao, diventato ormai obbligatorio, e ripartiamo per le ultime fatiche.
Tramite le scorciatoia in mezzo ai campi con pochi metri di sterrato e due strappi che fanno male alle gambe arriviamo alla strada asfaltata parallela allo sterrato di Brolio, abbastanza impegnativa che soffro sempre in tutte le 135. 
Anche stavolta serve l'unico aiutino fuoriristoro, il delizioso gel Ambrosoli, mai più senza!
E poi c'è anche la sosta fuori programma dai ragazzi del Borgo San Felice, che ci offrono l'elisir di lunga vita! Me le sono fatto ripetere due volte ma continuo a non ricordare cosa contiene : miele, melissa, dragoncello (?), erbe... però era buonissimo e rinfrescante! tornerò il prossimo per richiederlo, devo ricordarmi 2€ per prendere il vasettino di miele.
Infine arriviamo al bivio di Brolio, e prendiamo la discesa stupenda verso Gaiole, una delle mie strade preferite, veloce e rinfrescante a quest'ora, e poi gli ultimi km sono sono un misto di felicità e tristezza, per avere già finito l'Eroica di quest'anno... come al solito contenti di essere arrivati, ma già pieni di nostalgia perchè la corsa più bella dell'anno è già finita...
Tagliamo lo striscione appaiati e felici, ripromettendoci di tornare anche il prossimo anno...209 o 135 non importa, basta farne una!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se non piango 😢 poco ci manca! Grazie Amico e Compagno di Viaggio per questa e altre giornate indimenticabili: