Il percorso è differente rispetto a quello fatto da noi qualche anno fa, e il percorso piatto è uno stimolo in più visto il mio scarso livello di allenamento.
A Nibbiola io e Rudi arriviamo insieme dopo il classico ritrovo a Santhià; scarichiamo le gravel, ultimiamo le formalità di iscrizione e iniziamo il giro verso le 9, quando molti partecipanti sono già partiti.
Serve la salopette lunga, poi i guanti invernali, sottocasco e paracollo, mentre sopra basta la felpa cingravel, stilosa e calda per questo clima.
I primi km sono immersi nella nebbia umida e si vede poco, almeno le strade sono belle pedalabili e compatte, e ogni tanto incontriamo qualche partecipante.
Non si usano quasi mai strade trafficate ma sempre stradine che costeggiano navigli, canali, in certi punti si intravede anche il Ticino tra gli alberi.
Lungo un sentiero nascosto nel bosco incrociamo anche due gattini sperduti, proviamo a riportarli dentro un recinto dopo averli accarezzati un po'... erano bellissimi e tutti bagnati, mancava poco che ce li portassimo a casa...
L'unico ristoro è presso la struttura di un laghetto, ne aprofittiamo anche noi per pane e formaggio e tè caldo, poi ripartiamo in fretta, anche perchè da mangiare per noi ce n'era poco...
Ora fa più caldo e pedaliamo in mezzo ai campi, tra gli alberi, sugli argini, lungo torrenti e rogge, questa seconda metà del percorso è più piacevole, anche per il cielo ora sereno.
Con gli ultimi sforzi arriviamo finalmente a Nibbiola in centro paese, dove ci aspetta un buon risotto caldo e la classica birra artigianale di fine gravelata;
il percorso non è il massimo della panoramicità, ma almeno è molto gravel, e non si incrociano mai auto o stradoni, quindi si pedala in tranquillità.
Si può rifare anche i prossimi anni!
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