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sabato 10 giugno 2017

Gourmet Ride

 

Relive

Finalmente la Combriccola si ritrova per un appuntamento più enogastronomico che ciclostorico... ma l'occasione è bella per pedalare (poco) e mangiare e divertirsi (tanto)...


Come prologo per La Polverosa scegliamo La Gourmet Ride nei dintorni di Monterugolo, evitando saggiamente la Gravel del mattino, infatti saremmo dovuti partire da casa all'alba e poi non sarebbe stata adatta per le nostre bici d'acciaio... meglio così! 
D'altronde siamo più bravi nel bere e mangiare che nelle pedalate impegnative! 
E poi è l'occasione per vestirci da ciclisti d'altri tempi, con coppola e bretelle, anche se io e Rudi sembriamo più due picciotti...
Aspettando il raduno dei partenti previsto per le 16 girovaghiamo tra il centro del paesino e l'ippodromo "Trotter" poco distante, e ne approfittiamo per mangiare i prodotti tipici parmensi, tigella, gnocco fritto e affettati vari... ci sembravano pure troppo abbondanti ma invece abbiamo spazzolato tutto.


Poi veniamo coinvolti in una pedalata sulla pista, giusto per fare un po' di show che non guasta mai...









E' difficile pedalare su quella pista sabbiosa piena di ondulazioni, bisogna fare attenzione e prendere la traccia giusta tipo un binario, comunque è stato divertente per rompere l'attesa della partenza.


Alla 16 torniamo su in paese, oltre a mr Paul Frost che si unirà a noi ci sono già vari personaggi con gradi diversi di ubriachezza con cui attacchiamo bottone più o meno volontariamente (io ho promesso la nostra presenza alla Ducale 2018, ma solo se ci fanno percorrere due volte il percorso lungo da 65 km...) , e messe a punto le nostre iscrizioni e ricevuto il cappellino da croupier, partiamo in circa quaranta tra famiglie e ciclisti caratteristici (cito il signore con la maglia della CCCP e qualche altro partecipante brillo).







Pedaliamo prima in mezzo ai campi fino a raggiungere un getto d'acqua che sgorga da un tubo, è freschissima e arriva da 100 metri sottoterra, e qui facciamo la prima sosta per riempire le borracce e vedere la materia prima che mangiano le mucche locali. 


 
 

Riprendiamo la pedalata sotto il sole e ci dirigiamo verso il Podere Case Basse per conoscere le mucche che fanno il Parmigiano che ci piace tanto.


Indossiamo i calzini anti batteri e ci addentriamo nelle stalle per vedere tutto il ciclo di crescita degli animali le varie fasi della mungitura.


Qui c'è il primo rinfresco con prosecco, frutta e verdure freschissime. Bisogna dire che qui gli abitanti "stanno proprio bene" !
Impressione che ci viene confermata dalla visita successiva a una villa dell'Ottocento, con bel giardino pieno di alberi esotici, tra cui il famoso cedro (mah... io non l'ho visto, anche perchè come riconoscere un cedro dagli altri alberi ??), pini marittimi, e altra vegetazione lussureggiante.
Anche qui apprezzata sosta con patatine e tè freddo.

 

 
Poche centinaia di metri e arriviamo al Caseificio San Bernardino dove producono il Parmigiano; ci ospita il simpatico Paolo, personaggio divertente da Zelig, che rende la visita allegra e interessante.
Vestiti come i Ris di Parma (ovviamente), vediamo migliaia di forme di formaggio, e più si va avanti nelle sale più ci viene appetito...menomale che alla fine del tour ci offrono assaggi di parmigiano dopo differenti mesi di stagionatura.
E' finalmente l'occasione di stappare il vino del Canavese portato rischiosamente fino a lì da Flavio, non potevamo certo lasciarlo nelle mani di Paolo! Il nostro vino scioglie le lingue e al tavolo si fanno pettegolezzi sulle ciclostoriche e i personaggi storici che ci gravitano intorno.
 








Bisogna aspettare i vari acquirenti allo shop di Paolo e poi si riparte per l'ultima visita di giornata al prosciuttificio...ma l'ora sembra già tarda e siamo indecisi se vedere anche questo; quando entriamo nell'azienda e vediamo che bisogna di nuovo travestirsi da tecnici delle radiazioni decidiamo di saltare a malincuore il giro tra i prosciutti... rischiamo infatti di fare tardi per cena e preparazione bici per l'indomani.


Allora salutiamo la compagnia e torniamo al nostro B&B pedalando con pacco gara e numeri.
All'inizio sembrava un'organizzazione un poco raffazzonata visto che le stesse persone de La Polverosa non sapevano bene orari e luoghi di ritrovo, ma alla fine ci siamo divertiti e pur pedalando poco è stata una gourmet ride interessante e allegra!




1 commento:

Anonimo ha detto...

Gourmet Ride... io c'ero ed è stato un pomeriggio divertente educativo rifocillante e interessante! Bravo Giuliano, i tuoi racconti mantengono vivi la nostra memoria storica... Alla prossima!
Flavio