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martedì 6 marzo 2018

Granfondo Strade Bianche



E sono ormai alla quarta Granfondo Strade Bianche! Stavolta la faccio in compagnia di Rudi e Paul, e il percorso è sempre lo stesso nei tratti più caratteristici, con l'aggiunta di 10 km all'inizio. Ma i settori più duri ci sono tutti, e li faremo anche bene, ormai non li temiamo più!

Partiamo come ogni anno dalla Fortezza alle 8 e 30, siamo tantissimi (5000, ad occupare tutti i bastioni e addirittura in coda fuori dalle mura) e noi siamo abbastanza davanti perchè iscritti tra i primi mille... non fa tanto freddo e soprattutto non piove! Quindi possiamo sfoggiare la maglia ufficiale compresa nel pacco gara, ma purtroppo ancora pantaloni divisa lunga e accessori invernali.


Il percorso è sempre uguale a quello femminile del giorno prima, e nei primi km ci scaldiamo e pedaliamo velocemente a 35km/h di media, riuscendo a stare nei gruppi davanti. Passiamo dall'inedita strada di Rosia (io la feci nel lontano 2014 per andare a San Galgano), e poi iniziamo finalmente i settori sterrati, col primo facile facile di Vidritta di circa 2 km. C'è fango ma si pedala bene senza pericoli, basta fare un poco di attenzione a buche e pozzanghere.

Poi c'è il secondo settore in salita di Bagnaia, già più complicato con ripidi strappi e tornanti stretti...qui c'è affollamento e comunque superiamo un bel po' di gente. Altri saliscendi in asfalto e arriviamo al terzo settore subito dopo Radi, dopo aver saltato il primo ristoro; qui siamo sulle strade  dell'Eroica, e pedaliamo alla grande, abbiamo sempre un'ottima media.


Dopo Murlo e Vescovado siamo al bivio del quarto settore che arriva a Buonconvento, è uno dei miei percorsi preferiti perchè si può pedalare forte, guidare la bici e andare veloci... riusciamo a stare tutti e tre insieme senza problemi. Attraversiamo il ponticello sull'Ombrone a arriviamo a Buonconvento, dove c'è sempre tanta gente a salutare e striscioni di benvenuto; poi il lungo tratto sulla Cassia dove dobbiamo rallentare un poco, per non rischiare di arrivare stanchi alla fine.
Oggi ci sono tanti tipi di ciclisti, da quelli più allenati che lottano per la vittoria, a quelli che sgomitano per passare davanti quando ormai sei lontanissimo dai primi(ho visto gente insultarsi perchè si sono toccati), a quelli che non sanno affrontare gli sterrati e vanno pianissimo, a quelli più fighetti con divise perfette e super tecniche, a quelli che affrontano la corsa come un divertimento, una sofferenza che diventa un piacere da condividere con gli amici.
A Monteroni deviamo sulla destra per affrontare il settore più lungo, San Martino in Grania...ma è anche spettacolare perchè tutto sui crinali delle colline e ci sono bellissime viste sui dintorni, finalmente i prati e i campi iniziano a diventare verdi.


Paul inizia ad avere qualche difficoltà, con la Gios in acciaio fatica più di noi ma lo aspettiamo senza problemi al secondo ristoro, mi fermo per prendere due panini e una coca.
Ripartiamo per la lunga e bella discesa sulla Lauretana verso Taverne, e ad Arbia deviamo sulla strada per Montaperti passando da Castelnuovo Scalo; questa parte tutta su asfalto mi piace sempre poco. Attraversiamo anche Castelnuovo Berardenga, io e Rudi ci sentiamo molto bene e non abbiamo paura degli ultimi tre settori di strada bianca... saranno anche i più ripidi ma oggi ci sentiamo padroni dello sterrato.


Dopo Montaperti si prende a destra per Vico d'Arbia, con prima il duro strappo di 800 metri su sterrato, e poi l'altro strappo in asfalto che si fa all'Eroica...sempre bastardo! Ultimo ristoro con crostatina e coca, e mi tengo ancora un gel per la fine.
Al termine di ogni strappo aspettiamo Paul e poi ripartiamo insieme.
Ora c'è Colle Pinzuto che è il penultimo settore, leggermente meno difficile degli altri, ma sempre con pendenze arcigne, tipo 15%... poi entriamo a Siena, e dopo una stretta curva a gomito, si scende sulla destra per l'ultimo settore difficile...Le Tolfe! Già la discesa è impegnativa, la terra è ancora bagnata, poi la strada si impenna e vista da sotto fa sempre impressione, ma saliamo piuttosto bene , superiamo il tornante in salita e scolliniamo alla chiesetta, proprio mentre la campana rintocca le due.


Riprendiamo la strada tutti e tre, pedalando ormai solo su asfalto intorno a Siena vicino all'ospedale e San Miniato, non strade proprio belle ma mi sa che sono le uniche per arrivare in Pescaia.
Dalla Strada dei Cappuccini scendiamo velocemente in discesa per arrivare appunto in Strada di Pescaia , e finalmente c'è la curva a sinistra...inizia via di Fontebranda! C'è un primo strappo sotto la porta delle mura, lo striscione dell'ultimo chilometro e si arriva sul lastricato del centro storico.


Abbiamo tanta adrenalina, c'è la strada con il tornante a S sulla sinistra e affrontiamo via Santa Caterina! 


500 metri difficili e ripidissimi...ma superiamo parecchi ciclisti e io e Rudi ci sfidiamo spingendo a tutta dalla metà in poi...arriviamo appaiati in cima alla salita! 


Poi ci rimangono gli ultimi duecento metri e sbuchiamo entusiasti in Piazza del Campo...


praticamente non sentiamo più la stanchezza...questo finale ripaga di tutte le fatiche e del costo del biglietto...non siamo esausti e abbiamo pedalato proprio bene! 


Il nostro tempo di 6h e 10 minuti è molto migliorabile...ma per quest'anno va benissimo così, siamo soddisfatti!


Ultimissima pedalata fino alla Fortezza per il consueto pasta party, dove verrò raggiunto dalla ciurma e dalla Pucci, che stavolta non mi hanno aspettato a lungo all'arrivo, ma li ho anticipati io... e salutiamo anche Fausto che non abbiamo avuto occasione di vedere lungo la corsa.
Organizzazione nettamente migliorata rispetto all'inizio, le code sia per il pacco gara sia per il pranzo molto veloci e sicurezza e presidi agli incroci per tutto il percorso...stavolta nessuna critica da fare.
Bisognerà proprio ritornarci...


A seguire foto varie di Sportograf, giusto per farsi venire la voglia di ritornare...




































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