Oggi riproviamo il Giro del Castagno, dopo che a febbraio 2019 l'avevamo tagliato per mancanza di tempo e avevamo trovato troppo fango e ghiaccio.
La giornata promette bene e per provarlo tutto partiamo alle 8 e 15 sempre dal parcheggio del peso a Riva di Chieri; oltre a Rudi, dal Canavese arrivano Alessandro, Jacques, Aldo e Claudio. Il tempo per ora è molto umido, serve il gilet, manicotti, sottocasco, paracollo e guanti lunghi, anche se poco per volta mi toglierò tutto visto che spunterà il sole col passare delle ore.
La prima parte del percorso fino a Pralormo è abbastanza tranquilla, poche pendenze, tanti sterrati in piano e in mezzo ai campi; poi da Santo Stefano Roero è tutto un susseguirsi di strappi su sterrato, molto duri con foglie, ricci e castagne tra le pietre, qualche pezzo va fatto a piedi per la ruota che scivola e non fa presa. Però la fatica è ripagata dal bel sentiero che arriva al Grande Castagno del Roero, prima sosta sotto i rami di questo fantastico albero di circa 400 anni, sembra Barbalbero!
Poi attraversiamo Montà e ci spostiamo nell'Astigiano, anche qui tante strade sterrate, sentieri tutti sui crinali delle colline e poco asfalto... i panorami sono bellissimi, i colori dell'autunno variano dal verde, al giallo, tanti tipi di marrone, foglie dapperttutto, peccato per le nuvole e un po' di foschia...arriviamo comunque a Colle Don Bosco ancora abbastanza in forma. Poi verso Albugnano e Vezzolano ci sono ancora salite, anche su asfalto, che ci stancano parecchio e ci fanno tagliare gli ultimi 5 km...
Così facciamo in fretta gli ultimi pezzi di strada asfaltata, inizia ad essere tardi, ed arriviamo al parcheggio quasi alle 17, stanchi ma molto soddisfatti. Il giro del Castagno è sempre molto impegnativo, anche in questa stagione!
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