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domenica 6 marzo 2022

Granfondo Strade Bianche

 

 Finalmente torna anche la Granfondo più bella, di nuovo a marzo come da tradizione! 
Io avevo saltato l'edizione 2021 a settembre, posticipando la vecchia iscrizione 2020 direttamente a quest'anno, e anche Rudi riesce ad unirsi in questo ritorno ufficiale alla granfondo.
Io avevo parecchi dubbi sul mio stato di forma, anche se nelle ultime settimane avevo cercato di pedalare il più possibile incastrando gli straordinari notturni e nei weekend con qualche ora di pedalato, cercando di fare dislivello e strappi duri. D'altronde l'allenamento per questa granfondo non si improvvisa...bisogna avere tanti km nelle gambe e la tenuta sulle pendenze ripide sui 16-18%...
Comunque la voglia di pedalare sulle strade bianche era tanta e non vedevamo l'ora di tornarci con le bici moderne...così anche se con un po' di timori la domenica arriviamo in Fortezza, vestiti con divisa invernale e giacca della Combriccola, sicuri di affrontare vento, polvere e freddo.
Lasciamo la macchina nel parcheggio in mezzo a Strada di Pescaia, e saliamo gli ultimi 2-3 km in bici...in più abbiamo indossato anche il gilet antivento, almeno per partire finchè non ci saremo scaldati.
I nostri numeri di dorsale sono alti e quindi per la prima volta partiremo da fuori le mura : siamo proprio nel parcheggio all'altezza della statua di S.Caterina...speriamo che sia beneaugurante!
Gli iscritti sono ancora più delle edizioni precedenti, almeno 6mila! tra cui riesco a sentire la presentazione di Yuri Chechi, e un ciclista toscano...sarà stato anche quest'anno Paolo Bettini ?
Il via ufficiale è alle 8 e noi comunque inizieremo a pedalare dopo almeno 10 minuti...niente giro sugli spalti ma solo intorno alle mura. Io ho gonfiato le gomme a 6-6.5, voglio evitare le tre forature dell'Eroica 2021, e soprattutto vogliamo evitare di bollire tenendo l'andatura troppo alta...cercheremo di non esagerare, per tenere tutto negli ultimi impegnativi strappi.
Quest'anno finalmente si fanno anche le Sante Marie! E' un altro spauracchio che vediamo minaccioso all'orizzonte, soprattutto dopo averlo "assaggiato" ieri vedendo i professionisti... ma ci penseremo quando arriveremo ad Asciano.
Partiti e subito c'è molta tensione e velocità, pedaliamo forte per la discesa di Pescaia e sui primi saliscendi, anche se cerchiamo appunto di non forzare, di non stare al vento e ci non farci prendere dall'entusiasmo agganciando qualche gruppo veloce.
Dopo circa 20 km arriviamo finalmente al primo settore di sterrato, Vidritta, facile facile e in leggera discesa; le difficoltà maggiori sono gli intasamenti e qualcuno che cade..si vede che non tutti sono abituati a pedalare sulle strade bianche, e questa è pure facile...
Che bella sensazione tornare sulla terra e sulla polvere!
Poi ci sono altri km in asfalto per tornare sullo sterrato di Bagnaia, questo più ripido e impegnativo, con dei tornanti stretti con tanti ciclisti da evitare e superare; arriviamo così al primo ristoro al termine della salita dove ci fermiamo per una barretta e un bicchiere di tè caldo.
Arriviamo poi a Ville di Corsano e Radi, con ancora qualche strappetto (quelli che si fanno all'Eroica alla fine del settore), e le gambe per adesso stanno bene...così arriviamo al mio settore preferito, quello di "La Piana" che arriva fin quasi a Buonconvento : è molto veloce con delle belle curve, riesco sempre a pedalare forte e a superare di nuovo tanti ciclisti. 
Al bivio del medio/lungo Eroica prendiamo la leggera salita sulla sinistra, quindi senza arrivare a Buonconvento ma arrivando a Ponte d'Arbia; dopo aver attraversato la Cassia affrontiamo un nuovo settore (nuovo per le Strade Bianche ma non per l'Eroica), quello di Serravalle.
Faccio tanta fatica e mi preoccupo un po'....mi dico che se mi sento così stanco adesso non ce la farò mai ad affrontare tutte le prossime salite; Rudi infatti va parecchio più avanti e poi si ferma ad aspettarmi con l'occasione di farmi una foto. Mi fermo anche io e controllo il freno posteriore : è tutto chiuso e sta frenando la ruota! Ecco perchè facevo così fatica e mi sembrava che la bici non andasse avanti...
Così riparto di slancio e in confronto a prima mi sembra di avere forze fresche ed energie rinnovate!
Ci fermiamo brevemente anche al secondo ristoro, anche qui una o due cochine, sempre fondamentali, e un panino e banana.
Riprendiamo il prossimo settore "San Martino in Grania", questo dure con belle salite ripide, e soprattutto l'ultimo pezzo con i tornanti fino alla fine della collina...impegnativo ma suggestivo.
Qui ci sono salite e discese su asfalto, anche ripide, sulla Lauretana, che ci portano fino al cimitero di Asciano e al ponte sull'Ombrone, dove inizia il famigerato settore delle Sante Marie, o meglio il settore "Cancellara" ! Con la bici d'epoca è sempre una faticaccia infinita, con la gravel e la bici da corsa molto meno : si soffre ma si pedala anche agilmente, e riusciamo a scollinare le tre salite ripide senza troppi problemi, meglio di quel che pensavo!
Ora c'è il lunghissimo tratto in asfalto che passa da Castelnuovo Berardenga, con una bella discesa con curve ampie ma anche salite fastidiose...iniziamo a sentire la fatica nelle gambe, e poi ci aspettano ben 4 salite ripidissime...
Arriviamo alla prima, "Montaperti", che seppur 800 metri di sterrato però sono duri e ripidi, e poi possiamo rifiatare al terzo e ultimo ristoro, ormai siamo al 120° km. 
Abbiamo bisogno ancora di coca cola e panino, per ripartire un po' più carichi. Dopo poco arriviamo a "Colle Pinzuto", il più facile degli ultimi settori, anche se pur sempre al 15% di pendenza. Poi ancora asfalto ormai a Siena, e inizia l'ultimo settore "Le Tolfe" con una ripida discesa ma subito dopo un tornante che visto dal basso incute sempre un certo timore ma non sento più la fatica, ormai sono carico e riesco a pedalare molto bene staccando anche Rudi per pochi metri.
Non pensavo di potercela fare così "facilmente", visti anche i km che ho adesso nelle gambe.
Adesso ci sono le strade asfaltate intorno a Siena, costeggiando quei palazzoni non molto belli, con rotonde, salitelle e finalmente siamo all'ultima discesa a tornanti che arriva in Pescaia, e già vediamo il profilo di Siena con le torri... che bella visuale.
In fondo alla strada ancora 1-2 km e deviamo sulla sinistra per prendere strada di Fontebranda, passo emozionato lo striscione dell'ultimo km, mentre sulla destra si vede il Duomo e la Torre del Mangia...c'è da fare l'ultima fatica, e l'ultimo temibile strappo, Santa Caterina!
Già la salita sotto l'arco fa male alle gambe, poi il lastricato è tremendo...c'è ancora gente ad incitarci, e all'inizio siamo appaiati ma poi a metà dell'ultima rampa ho ancora energie e supero tutti i compagni di salita..incredibilmente ho ancora forza per sprintare fino alla fine! E nei giorni prima pensavo di dovermela fare a piedi...
Aspetto Rudi per 5 secondi, scollina anche lui e arriviamo appaiati in Piazza del Campo, che emozione fare queglle ultime centinaia di metri in mezzo ai palazzi intorno alla piazza....sempre adrenalina a mille e la sensazione di aver fatto "un'impresa" ! 
Sotto lo striscione passiamo insieme, sempre per far venire bene le foto...chissà se le troveremo prima o poi. Ci riposiamo 2 minuti lungo le transenne, selfie e medaglia, e corriamo subito verso la Fortezza, facendo la salitina della Costarella in sella e schivando turisti e ciclisti come noi un po' rimbambiti.
Pasta party finale un po' misero, ma abbiamo fame e andrebbe bene di tutto...e poi subito in macchina per partire verso casa, senza cambiarsi e riposarsi troppo!
 Forse il timore era perchè erano 3 anni che non facevamo queste strade, eppure dopo averle fatte non sembrano più così difficili...c'era ben poco da temere! L'organizzazione è stata ottima, il pacco gara e il pasta party un po' miseri in confronto a quanto speso...
Vedremo cosa fare per l'anno prossimo!








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