Appena saputa della novità abbiamo subito cercato di agganciarci una vacanza in Croazia, che non vediamo da 15 anni...così organizziamo una settimana prima in giro per Fiume,Zagabria,Plitvice e infine il sabato arriviamo a Novigrad, piccolo paesino sulla costa che sembra perfetto per un'Eroica.
Infatti non è troppo turistico, ha una bella piazza di fronte al mare come sede di partenza e arrivo, e potrebbe beneficiare della corsa per farsi conoscere.
Il ritiro del pacco gara e gli stand presenti preannunciano già un bell'evento curato nei dettagli, con una bella scatola (anche se non è lo "scatolo" di latta è bello lo stesso) contenente olio, vino, cappellino, gel al miele e altri simpatici gadget. E c'è anche una buona birra veneta artigianale da assaggiare gratis. Manca il poster dell'evento ma riesco ad ottenerne uno omaggio visto che mi presento come collezionista delle locandine eroiche (che è vero...).
Aspettiamo Rudi che arriva allenato da una 3 giorni istriana, decidiamo gli orari di ritrovo del giorno dopo e andiamo in campeggio a preparare le bici.
La domenica io e Rudi ci troviamo alle 6.30 fuori Novigrad, e alle 7 siamo pronti nella piazzetta lastricata sotto il campanile per partire già alla luce del sole...saremo una cinquantina a fare il percorso più lungo di 155 km, gli altri 220 partecipanti circa si divideranno negli altri percorsi più corti.
A dare il via c'è anche il Brocci che presenta la prima Eroica sul mare... la sua presenza sarà sinonimo di qualità ?? in effetti partire e pedalare così vicino al mare, sentire la salsedine sotto tutti questi pini ha il suo fascino ineguagliabile.
I primi km sono già molto veloci passando nella pineta in riva al mare, strada ciclabile e sterrata, che bello questo inizio!
Poi le strade asfaltate ci portano alle prime collinette tra ulivi e sterro, fino al primo ristoro di Verteneglio (Brtonigla) dopo 20 km; e qui c'è una bella foschia che copre tutto, rendendo l'atmosfera del posto molto surreale e ovattata.
A ristorarci ci aspettano signore del posto con abiti tipici con barchette di prodotti tipici per fare colazione con formaggio, miele, noci, fichi, marmellate, cracker...così buone che ne ho dovuto prenderne due!
Ripartiamo dopo poco a fatica per attaccare il primo settore cronometrato, ma è così ripido e ghiaioso che dobbiamo scendere tutti di sella e salire a piedi, probabilmente le piogge dei giorni precedenti hanno rovinato la salita.
Poi ci sono dei bei sentieri nell'erba di fianco alle vigne, e stradine asfaltate che ci portano al secondo ristoro a Buje, con acqua, te e coca; il paesino in cima alla collina è molto caratteristico con stradine lastricate e vicoli stretti sotto il campanile.
Dopo pochi km inizia il tratto della Parenzana, la vecchia ferrovia che da Parenzo arrivava fino a Trieste , e che è adesso è una strada sterrata, sia con pietre che con terra. Certi tratti sono facili e pedalabili, altri un po' più impegnativi in leggera salita, sconnessi e con pietre, ma si incrociano sempre cicloturisti e viaggiatori. E' un'ottima trovata inserirla nella Nova, merita di percorrerla anche solo per questi tratti che ci portano fin quasi in riva al mar Adriatico.
Arrivati quasi al confine con la Slovenia ci sono bellissimi panorami sul mare e sulle saline, e ci fermiamo al terzo ristoro a Monterosso, un bella struttura con ulivi e stradine sterrate, dove ci accolgono con dolci (strudel, bugie, frutta secca), ottimi uova e formaggio. Ci sarebbe stato anche del prosciutto crudo, ma noi vegetariani abbiamo chiesto se si poteva dividere nelle porzioni per gli altri...a risolvere l'impasse ci ha pensato un simpatico organizzatore che si è fatto un panino con le nostre fette!
Ne abbiamo approfittato per sederci qualche minuto e fare due chiacchiere con gli altri compagni di pedalate, tra cui un signore di Trieste che ha fatto un po' di Parenzana con noi.
Adesso si torna indietro verso l'interno, iniziamo altri sterrati più faticosi e impegnativi, sia sotto il sole caldo sia all'ombra di boschi di castagni; c'è un altro tratto cronometrato di soli 500 metri ma ripido e molto duro, e infatti inizio a sentire la fatica.
Rudi è più allenato di me e si avvantaggia un po', poi io mi devo fermare dietro i cespugli per una sosta alla Doumolin...purtroppo da qui in poi ci separiamo per riicontrarci solo alla fine della corsa.
Infatti rallento rispetto alle prime ore, e dopo qualche bel km su asfalto con viste su paesini e boschi circostanti arrivo al quarto ristoro a Grisignana, dove ci accolgono in uno spiazzo sulle mura con un bel panorama da ammirare mangiando focacce di vario tipo, formaggio, frutta secca...ottimo anche questo!
C'è qualche ciclista affaticato come me e ci riposiamo su una panchina all'ombra di ippocastani.
Riparto ancora da solo riprendendo la Parenzana, stavolta in discesa sterrata con gallerie, ponti e tornanti, che bel pezzo da percorrere anche questo, forse il più bello di tutta la Nova.
Ogni tanto mi riprendono due ragazzi, un senese e un trentino anche loro rimasti sganciati da compagni andati più avanti, con cui ci uniremo definitivamente per finire insieme gli ultimi 40 km parlando delle eroiche fatte negli anni scorsi.
Ora c'è l'ultimo tratto cronometrato, una salita molto dura di circa 3 km, su pietre sconnesse, molto faticosa e impegnativa che finisce al paesino di Optralj dove pensavo ci fosse l'ultimo ristoro, invece c'è ancora una bellissima discesa asfaltata di puro godimento, mi rivitalizza e mi restituisce le forze per affrontare le ultime fatiche.
Ci ricongiungiamo alla fine della discesa in tre, e arrivati a Livade scopriamo purtroppo che l'ultimo ristoro ha chiuso da 10 minuti (era aperto fino alle 15), e ci siamo persi la pasta con tartufi...
Un po' delusi mangiamo una barretta e ripartiamo dandoci cambi, visto che sono 25 km tutti in piano sia in asfalto che su sterrato costeggiando un canale fin proprio in riva al mare.
Qui c'è l'ultimissimo strappetto che fa male alle gambe, e infine le ultime rotonde e ciclabili che ci portano al centro di Novigrad, siamo esausti !
Almeno riesco a salutare Rudi, quasi pronto per il rientro a casa, e mi godo anche io il ristoro finale : polenta locale in brodo di pesce, crostini di formaggio e sardine...che buon pranzo!
Infine sfrutto il servizio di lavaggio bici con una comoda pompa in riva al mare, visto che dovrà stare in macchina ancora per qualche giorno.
Ottima organizzazione per questa prima Nova Eroica Istria, tanta cura nei dettagli, nei ristori forniti di soli prodotti tipici, percorsi segnalati perfettamente e accoglienza calorosa per tutti.
Unica pecca, l'ultimo ristoro che chiudeva alle 15...era da calcolare meglio la tempistica di arrivo dei ciclisti anche perchè dietro di noi ce n'era almeno un'altra decina. Mi sarei accontentato anche di una pasta coi tartufi fredda con quel caldo...
Per il resto, promossa a pieni voti, si meriterebbe ogni anno il viaggio fino a qui, chissà, magari ci sarà una seconda volta con tutti i compagni ciclisti.
Come organizzare le Nova Eroiche : basta venire qui e prendere ispirazione.
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