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lunedì 17 aprile 2017

Vezza d'Alba

Relive

 Il giro di Pasquetta è sempre lunghissimo...e anche oggi scelgo di farlo nel Roero...con la bici nuova non ci sono ancora stato.
 Il tempo è fresco e soleggiato, quindi perfetto per avere tanti km nelle gambe in vista della Granfondo Firenze...

Devo anche verificare la bici dopo il pavè della Roubaix e due smontaggi con inscatolamenti e viaggi in aereo...sembra tutto a posto!
Comunque, parto alle 8 e 30 con manicotti e antivento, ma dopo pochi km, viaggiando sempre sui 30/35 km/h, mi scaldo subito e si sta bene in pantaloncini e maniche corte, c'è vento ma per adesso non è troppo forte.
La strada è la solita per Moncalieri, Santena, Poirino, Pralormo, Montà, Canale, Borbore e Borgonuovo; salgo poi a Vezza d'Alba dalla strada più ripida sulla sinistra, con strappi molto duri. 


Passo davanti alla "Villa", faccio sosta panino al cimitero, e scendo dalla strada principale coi tornanti; poi mi dirigo fino all'imbocco della strada per il Santuario di Madonna dei Boschi.


Qui inizia la salita in mezzo al bosco, ci sono brevi tratti in sterrato e con ghiaia, sono circa 2 km ma fattibili...non mi posso certo spaventare con queste strade sterrate dopo aver fatto la Roubaix...


In cima è tutto più nuovo e curato rispetto a quando ci venivamo da gagni per la messa di Natale in mezzo alla neve; però l'atmosfera nella chiesetta è rimasta quella magica e intima di una volta...


Scendo per la stessa strada, sosta a Borbore per riempimento borraccia alla Calandra, e poi provo a salire per il sentiero che porta al Torrione; questo sì sembra troppo per la bdc, troppi sassi e troppo sconnesso. 
Poi da sotto il sentiero sembrava pieno di gente che saliva.


Ritorno sotto il sole e di nuovo contro vento, ovviamente...comunque pedalando sempre forte.
Allungo a Rivoli per provare gli strappi di Strada Scaravaglio dopo 130 km...infatti a Firenze ci sarà da affrontare via Salviati alla fine del percorso lungo... adesso non sarà la stessa cosa ma sono pur sempre duri...ho male alle gambe ma sono in cima senza arrivare morto, è stato un buon test.
Passo ancora in via Adda dalla ciurma per innaffiatura vasi, e torno a casa verso le 14 e 30; bel giro stancante e intenso, niente di meglio per essere pronto per Firenze!

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