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sabato 9 febbraio 2019

La Pautassa

Finalmente ritorno in strada, anzi su sterrato, dopo la lunga pausa dovuta alle vacanze di gennaio...e la lontananza dalla bici si sente!
Come dice il nome del giro, il fango non mancherà...

Oggi io e Rudi facciamo il percorso della Pautassa, quasi tutto su sterrati e strade secondarie, un bel percorso gravel che ci permette di pedalare senza lo stress del traffico e su strade senza auto.
Il ritrovo è alla Certosa di Collegno, con tutta la divisa invernale perchè fa ancora molto freddo, c'è un bel sole ma scomparirà durante il giorno.
Alle 10 si parte e seguiamo il percorso gpx sul navigatore, è un bell'aiuto perchè a volte sono anche strade sperdute in mezzo al nulla.
Costeggiamo la Dora passando da Collegno, Pianezza e Alpignano, fino a Caselette; fino ad ora sono belle stradine sterrate o poco trafficate, per un po' ricalcano anche il percorso della Corona di Delizie.
Poi a Milanere iniziamo le rampe del Musinè, non sono mai salito da questa parte, la strada ci mette a dura prova perchè si sale ripidamente sotto i boschi. Arriviamo alla pista tagliafuoco che purtroppo è ancora piena di neve e ghiaccio, dobbiamo procedere a piedi per oltrepassare i punti critici.
Poi scendiamo e arriviamo al Bosco Atro, e seguiamo la solita strada che scende a Caselette, che io ho già fatto tante volte, ma sempre nel senso opposto; pausa pranzo con panini a Pian Dumini e ripartiamo.
Prendiamo sempre sentieri, stradine, sterrati in mezzo ai campi...il percorso è quasi sempre separato dalle strade asfaltate, e quindi riusciamo a chiacchierare tranquillamente, ma anche ad andare forte quando la strada è puramente gravel senza troppe pietre. Infatti a volte la strada è troppo dissestata, troppi sassi o fossi, al limite delle nostre possibilità. Però ci divertiamo lo stesso...
Arriviamo alla Mandria e ci dirigiamo ancora verso San Gillio, La Cassa e Fiano, poi iniziamo il ritorno tagliando circa 5km del percorso originale perchè iniziava a far tardi, e le nostre forze iniziavano a scendere...
Costeggiamo il torrente Ceronda per un bel pezzo lungo il muro della Mandria, faticoso e pieno di pietre e rovi, infatti buco la gomma davanti... breve sosta con bomboletta per fare in fretta e ripartiamo.
Alla fine arriviamo a Collegno alle 16 e 15...molto stanchi, ma soddisfatti dell'ennesima bella prova delle Diverge. Il giorno dopo io risentirò della pedalata... ma ci voleva un bel giro tosto per ricominciare!

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