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domenica 22 agosto 2021

Colle Fauniera

 

 Secondo giorno gravel in Val Maira.
Dopo pernottamento a Cuneo all'Hotel Principe di Piemonte ci spostiamo in auto a Caraglio : da qui montiamo in sella alle 9 e riprendiamo la stessa strada di ieri che passa da Dronero (stavolta non ci facciamo mancare una sosta al Ponte del Diavolo...comunque sembra un bel paesino) e poi arriviamo all'inizio della strada che sale fino al Fauniera (sarebbero circa 22 km di salita asfaltata). 
Noi attacchiamo la salita, e ci sono subito delle dure pendenze senza sosta, ma anche dei panorami che iniziano ad essere alpini, con prati, foreste e rocce a strapiombo...e poi deviamo dalla strada principale verso il Colle Preit, con altre pendenze mortali verso la fine della strada.
Allo scollinamento inizia la strada sterrata, attraversiamo l'altopiano della Gardetta e qui le viste sono eccezionali, l'occhio può spaziare tantissimo in lontananza, i panorami che si aprono sono enormi!
Una bellissima strada sterrata, pedalabile, con curve e tornanti perfetti come set fotografici, un percorso incredibile che supera come viste anche il Colle delle Finestre e l'Assietta. Ci sono pascoli, qualche marmotta, e poi è tutto selvaggio e brullo, rocce bianche a strapiombo e prati incontaminati...per fortuna non c'è niente che testimoni la presenza umana se non la strada sterrata.
Dopo la strada pianeggiante ci manca ancora circa 1 km di salita dura visto che la fatica si fa sentire per arrivare al Colle Fauniera, al monumento Pantani dove c'è il ristoro della Faustocoppi...lo rivedo dopo 5 anni di distanza dalla mia ultima granfondo! Sosta e foto, e dopo 10 minuti ripartiamo, ormai il più è fatto!
Ci rimane la lunga e bella discesa fino a fondovalle, fatta per ben 3 volte alla granfondo...è lunga anche a scendere! purtroppo ci sono anche macchine che ci fanno rallentare e non ce la fanno prendere tranquillamente, ma pedaliamo senza fatica; è d'obbligo la sosta al birrificio per una sosta rinfrescante e ristoratrice, appena prima del santuario di Castelmagno, poi si arriva in fretta a Pradleves, e alla strada finalmente pianeggiante che costeggia il torrente Grana.
Ultimissime forze per darci il cambio e pedalare fino alla macchina...arriviamo stanchi ma soddisfattissimi, anche per quest'anno il giro esagerato è stato fatto!
Io temevo che fosse un'impresa superiore alle nostre forze, invece piano piano ce l'abbiamo fatta, soffrendo le prime rampe su asfalto, e le ultime su sterrato al primo colle, da lì in poi la strada è stata più pianeggiante e pedalabile per fortuna...due giorni consecutivi con più di 4000 metri di dislivello non li avevo mai fatti, li ho superati bene!


































































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