Infatti decido di iscrivermi all'ultimo giorno disponbile (il venerdì) quando ormai si sapeva che la domenica avrebbe piovuto tanto, ma ormai Rudi si era iscritto, avevo un appuntamento con Flavio nel pomeriggio e questo evento sarebbe stato perfetto per salutare entrambi dopo le fatiche Eroiche.
Così parto da casa alle 7.30 sotto una pioggia battente, pensando "Ma chi me lo fa fare..", incontro Rudi al campo sportivo che ancora piove, e ci prepariamo ad una corsa bagnata con luci, copriscarpe, kway, e pantoloncini corti.
Rititiamo il piccolo pacco gara (grissini e qualche gel), e siamo pronti : saremo una decina scarsa, con qualcuno che parte prima di noi e qualcuno dopo, insomma una partenza molto scaglionata.
Non fa freddo ma piove e ci prendiamo tutte le pozzanghere possibili sul percorso, sia su asfalto che su sterrato... il kway e i copriscarpe però reggono bene, e siamo fiduciosi che più in là dovrebbe smettere di piovere.
Iniziamo con qualche strappo che ci riscalda dopo pochi km, attraversando Piverone, Viverone e Roppolo, peccato che le viste panoramiche non siano granchè, tra pioggia e nebbia.
Le strade sterrate sono compatte e si pedala bene nonostante fango, pietre e foglie, le nostre bici su questi percorsi sono perfette! Molti sentieri ricalcano le nostre pedalate degli anni passati, altri sono inediti anche per i locali... ma sempre bei posti dove usare le gravel, non dobbiamo neanche impegnarci più di tanto vista la forma derivante dall'Eroica di due settimane fa.
Dopo una 30ina di km ci fermiamo per un check sulla bici di Rudi, ma l'esito è impietoso : cambio rotto! La sfiga lo perseguita dopo il telaio rotto sulla bici storica... per lui la corsa finisce qui e cercherà di tagliare il più possibile per arrivare in fretta alla macchina.
Almeno ha smesso di piovere e possiamo toglierci almeno il kway.
Io continuo col signor Paolo, che non ha la traccia e fatica un po' di più sulle salite, ma pedaliamo insieme passando per il santuario dei Milani (peccato che non abbiamo visto il ristoro sotto il portico, e neanche loro ci abbiano visto passare!) e poi lungo il Naviglio.
Nel bosco di castagni dopo Borgomasino inizia la salita più lunga e impegnativa della giornata, perchè su pietre scivolose, piene di foglie e ricci, e certi tratti bisogna salire a piedi; comunque arriviamo al Castello di Masino e dopo il tratto in pavè scendiamo velocemente lungo la strada delle carrozze, molto dissestata e rovinata, non so come facevamo a farla con le bici d'epoca alla Canavesana!
Seguiamo ancora il corso del Naviglio, dove il sentiero è molto ben pedalabile, e ci manca ancora qualche tratto in mezzo ai campi, questi sì faticosi perchè nell'erba e nel fango.
Alla fine arriviamo insieme ad Albiano, siamo secondo e terzo (bella forza, su 12 totali...)!
C'è ancora un piccolo ristoro con panini prosciutto e formaggio, cioccolato e merendine (poca scelta per vegetariani e intolleranti), ma almeno questo non ce lo perdiamo.
Rudi se n'è già andato, quindi mi asciugo e mi cambio, e intanto arriva Flavio in borghese, così possiamo salutare la piccola compagnia e tornare a casa.
Il percorso è molto bello e vario, da rifare assolutamente in una giornata calda e magari asciutta!
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