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domenica 19 maggio 2024

Madonna del Ghisallo & Muro di Sormano



Finalmente io e Rudi riusciamo a trovare il giorno adatto per intraprendere questo giro che comprende due delle salite iconiche del Giro di Lombardia, e di tutto il ciclismo in generale, visto che si sale al Ghisallo dove è situato il Museo del Ciclismo e la Madonna del Ghisallo, patrona dei ciclisti.
C'è da fare la levataccia alle 6, poi incontro alle 7.30 a Santhià, e infine l'arrivo a Como, da cui riusciamo a partire alle 9 in punto, seguendo la strada che costeggia il lago, bella tortuosa e panoramica : già da qui ci sono tante belle vedute e si pedala benissimo anche se con auto e moto sempre frequenti.
Lungo la strada ci fermiamo per caffè e brioche che ci daranno la spinta fino alla fine della prima salita.
Poco prima di Bellagio deviamo sulla destra dove inizia la salita del Ghisallo, inizialmente con degli strappi impegnativi ma riesco a salire sempre ad un buon ritmo senza faticare troppo, poi spiana e diventa una bella salita pedalabile fino allo spiazzo dove è posta la chiesetta della Madonna del Ghisallo, e qui ci fermiamo per la sosta di rito.
Infatti ci sono tanti ciclisti come noi venuti a rendere omaggio ad un luogo mitico per chi ama il ciclismo : oltre al Museo (dove ho preso un magnete e che vorrei venire in futuro a visitare) ci sono tanti monumenti e statue di ciclisti famosi, e soprattutto bisogna visitare la piccola cappella che letteralmente trabocca di cimeli, ricordi, maglie famose e bici storiche, tra cui anche la bici eroica di Luciano Berruti.
E' una chiesetta piccolina ma piena di fascino e di storia, viene la pelle d'oca a leggere i nomi all'interno del piccolo spazio allestito qui dentro così pieno di leggende del ciclismo.
Dopo una breve sosta panino con tante foto, proseguiamo in discesa con il sole a scaldarci, torniamo a salire purtroppo con troppe moto e auto a far baccano lungo la strada, e arriviamo a Sormano : deviamo subito sulla destra entrando in paese e salendo su delle ripide stradine acciottolate...ma questo è niente in  confronto a quello che ci aspetta...
Infatti dopo il paesino c'è la deviazione a sinistra per il famigerato e temutissimo Muro di Sormano... 1700 metri durissimi con pendenza media del 17% e punte massime del 27%... lo facciamo sempre in sella ma lentamente e faticando molto...anche se riusciamo a fare delle bellissime foto senza mai scendere dalla bici. 
Le scritte sull'asfalto ricordano i metri scalati e i tempi di ascesa degli anni passati, e contribuiscono a fare delle foto spettacolari.
Alla fine del muro c'è tanta soddisfazione per aver pedalato anche su questa mitica salita!
Ora lasciamo l'asfalto per passare ai sentieri sotto il bosco, dove saliremo ancora su sterrati, pietre e cemento, su delle rampe impossibili da fare in sella, infatti saliamo anche tanto a piedi. 
Arriviamo alla fine su uno spettacolare spiazzo erboso per la sosta finale con panino e cochina; ci sono ancora tratti pietrosi sui è difficile pedalare, e poi anche tanto single track di nuovo sotto gli alberi, su sentierini di montagna sterrati con tante radici, pietre e attraversamenti con corde, divertenti quando si riescono a fare in sella, faticosi e impegnativi quando c'è da scendere per superare gli ostacoli.
Alla fine arriviamo al tratto finale che prevede solo discesa, in parte sterrato, in parte su pietre, con tanti escursionisti da evitare o da avvertire al nostro passaggio, e infine da Brunate in poi c'è solo più asfalto per una discesa ripida e velocissima, m anche divertente, fino al parcheggio a Como.
Il giro alla fine è diventato epico per il tratto gravel, ma emozionante per i luoghi mitici e storici attraversati, e bellissimo per i panorami e le vedute sul lago... fino ad ora questo è il giro dell'anno!

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