Etichette

domenica 1 ottobre 2017

Eroica

E finalmente anche quest'anno è Eroica! non mi sembra vero essere di nuovo qui con gli amici Rudi e Paul, ma ci siamo...alle 5 e 15 pronti per partire...e non vediamo l'ora di fare ancora una volta questi 209 km !



A dir la verità l'approccio fino a stamattina è stato un po' titubante : Rudi e Paul non hanno pedalato molto negli ultimi tempi e può darsi che si devi per il percorso dei 135 km al bivio di Buonconvento...le incognite sono il ginocchio dell'italiano e la tenuta alla lunga distanza dell'inglese...io sotto sotto so già che una volta che saremo sulle strade ci sarà tanta adrenalina e voglia di pedalare che mi seguiranno sul percorso più lungo senza pensarci due volte!
Comunque, iniziamo dalla solita sveglia alle 3 e 40 al campeggio di Orlando in Chianti, quest'anno in tenda (più fredda e scomoda del bungalow del 2016); passiamo a prendere Paul a Radda e poi scendiamo a Gaiole in fretta per cercare di partire prima che diano il via...infatti per la strada incontriamo le prime avanguardie dei ciclisti che partono alle 5, quindi siamo giusto in tempo per partire con i primi.


Parcheggiamo prima del distributore di benzina sulla destra, e ci incamminiamo verso la partenza : io ho maglia Eroica, manicotti e paracollo...sotto la maglia due fogli di giornale, efficace rimedio dell'epoca contro il freddo!
Anche se quest'anno si sta bene, farà freddo un poco all'inizio e in discesa, rispetto agli anni scorsi si può dire che fa caldo! e soprattutto non piove (ancora)...
Ci incolonniamo con tanti altri ciclisti e alle 5 e 30 partiamo...purtroppo quest'anno manca ancora Flavio ma gli faremo una foto di dedica alla "sua" Vertine.
Paul ci confessa che non sta molto bene, e ha pensato di rimanere in hotel, quindi parte un po' titubante. 
I primi chilometri sono sempre i più affascinanti, silenziosi, quasi intimi perchè siamo solo io e la bici nel buio...è bello che gli unici rumori siano i cambi delle marce,le catene, gli sbuffi di fatica e le nuvolette di vapore, le uniche luci le nostre che illuminano potentemente la strada, o le candele lungo la salita di Brolio...emozioni forti.
Pochi km e siamo già riscaldati, dopo il castello c'è la bellissima e lunga discesa verso Siena : conosciamo bene la strada e andiamo molto forte senza rischiare ma sicuri; quest'anno notiamo più persone insicure sugli sterrati, noi  cerchiamo di evitare tutti e portarci un po' avanti ma senza strafare.
Incrocio di Pianella, qualche salitella su asfalto, le due rotonde di Siena a Due Ponti e saliamo per la strada del linaiolo e la Certosa, arriviamo al bivio con il casolare dell'edera e siamo sulla Cassia al Colle Malamerenda.
Qui sulla destra inizia uno dei tratti più belli : le strade bianche di Radi! Io e Paul ci facciamo prendere dall'entusiasmo...pedaliamo davvero forte, tanto che Rudi ci riprende con un "Ehi Fast & Furious! Rallentate che non ce la faccio a starvi dietro!". 
Non ci eravamo resi conto di andare così veloci, d'altronde questo è il mio pezzo preferito, dove ho visto per la prima volta le Strade Bianche, Cancellara, Sagan...
Arriviamo al primo ristoro di Radi, dopo circa 45 km...salutiamo gli amici incontrati, e facciamo una breve colazione con panini al prosciutto, crostate e succhi; ripartiamo dopo poco tempo come al solito per non appesantirci e tenere le gambe calde.


Altri saliscendi su asfalto e sterrato, e buco la gomma dietro...il copertone ha un bel taglio impossibile da riparare! Rudi la vede brutta, ma arriva un "angelo custode" in moto che ha dei pezzi di copertone per le emergenze : ne mettiamo uno all'interno del mio per tappare il taglio e poi gonfiamo la camera d'aria, così dovrebbe reggere bene! Abbiamo imparato una cosa nuova, prossima volta portarsi anche dei pezzi di copertoni vecchi! Ringraziamo e ripartiamo...


Ora c'è la sosta timbro a Murlo, anche qui siamo in tanti e c'è un minimo di coda da fare ai banchetti nel piccolissimo centro del paese, ma è sempre una bella sosta in un posto davvero d'atmosfera medievale.
Arriviamo al bivio tra 135 e 209 km...come previsto non lo guardiamo neanche e procediamo spediti verso Castiglion del Bosco : salita dura che sembra non finire mai! Comunque saliamo, faticando ma senza arrivare in cima esausti : stiamo tutti bene e le preoccupazioni dei giorni scorsi sembrano ormai dimenticate.




Passiamo per la rotonda di Montalcino e poi l'incredibile e velocissima discesa (mi piace un sacco e qui ho sempre gli occhi della tigre) verso la cantina Ciacci Piccolomini; altri panini e nutella, rifornimento acqua e ripartiamo in fretta.



In questi saliscendi di Torrenieri e Pieve a Salti le strade bianche sono molto secche e c'è sabbia e terra soffice accumulata in discesa...cado in un tratto abbastanza impegnativo e mi graffio gamba e braccio sinistri...poco male, è più brutta a vedersi che altro.


Sosta timbro a Torrenieri dove aggiustiamo il mio manubrio leggermente spostato; poi arriviamo a Pieve a Salti dove c'è la mitica ribollita! ora che inizia a fare fresco e minaccia pioggia è una goduria... ci si dovrebbe fermare almeno un'ora; intanto mi disinfetto anche la ferita con la farmacia portatile, non sono stato l'unico a servirsene...


Ora c'è il tratto di Monterongriffoli su sterrato,poi scendiamo per quelle ripide discese su asfalto verso Buonconvento, ma ci ferma il passaggio a livello chiuso! Ci ferma per modo di dire perchè passiamo sotto le sbarre, non passa mica il TGV come alla Parigi-Roubaix!


Entriamo in paese e inizia a piovere...ormai siamo abituati a prendere la pioggia sulle strade bianche, è un po' che non pedaliamo col sole da queste parti.
Menomale che non facciamo il solito pezzo di Cassia dove ci stanchiamo sempre a tirare in testa al gruppetto...ma la novità di quest'anno sono i tratti inediti all'interno, belli perchè non c'è nessuno e anche su sterro...speriamo li mantengano anche se fanno aumentare il totale dei km a quasi 220.
Ora il pezzo più noioso su asfalto verso Asciano, piove e abbiamo fame; per fortuna il ristoro nel centro del paese è abbondante : panini all'olio, miele, nutella, affettati, crostate e coca-cola, ripartiamo comunque leggeri e pronti per le Sante Marie! 


Prima però per me è d'obbligo una sosta al cippo di Cancellara, qui inizia infatti il settore dedicato alla Locomotiva di Berna che ha vinto per tre volte le Strade Bianche (visto nel 2012 e 2016), non potevo non fermarmi per una foto!


Poi iniziano i durissimi strappi che sembrano impossibili da fare visti dal basso, ma piano piano li domiamo anche quest'anno, non scendiamo dalle bici ed evitiamo anche un poco di traffico di troppo, ci sono delle jeep che riprendono la corsa. Arriviamo in cima al mitico cartello giallo col fiatone ma soddisfatti...dalla foto sembriamo più stanchi degli altri anni! Ma come dice Rudi, "sembra quasi che il corpo abbia memoria della fatica fatta", e quindi sembra che ogni volta siano leggermente meno difficili...in effetti sembra proprio così.
Ora abbiamo ancora il timbro a Torre a Castello, il ristoro di Castelnuovo con crostata e coca-cola (seconda della giornata), anche stavolta non assaggio la minestra di ceci...voglio rimanere leggero per le ultime fatiche. 



Salutiamo l'amico inglese-campano Cris, e pedaliamo su asfalto fino a Pianella; purtroppo vediamo anche un ciclista immobile per terra caduto in una curva : temiamo il peggio ma il giorno dopo non sentiamo di nessun fatto grave per fortuna.
Ora il tratto faticoso è quello di Pievasciata e Vagliagli, come temevo, si fa fatica a questo punto della giornata; però vogliamo arrivare prima del buio e cerchiamo di non perdere tempo.


 La sosta obbligata al circolo Arci però si fa lo stesso, prendiamo una coca a testa (e siamo alla terza), e scambio due chiacchiere con i vecchietti del posto, che non ci credevano che eravamo già andati fino a Montalcino...
Ora ultime salite per Radda e Vertine, il bel tratto di strada bianca con i cipressi fatto al tramonto è sempre di una bellezza incredibile, e poi l'adrenalinica discesa verso Gaiole...sono felice perchè sono quasi arrivato, sono triste perchè è quasi finita...
L'arrivo è emozionante con la gente ad applaudirci, stavolta le ali di pubblico sono ancora più calorose, e c'è anche la ciurma Bur ad aspettarmi sotto il traguardo! Sorpresa, non pensavo che ce l'avrebbero fatta, finalmente al quinto anno vengono anche loro all'Eroica all'arrivo, e infatti ne rimangono affascinati..
Medaglia, foto, bottiglia di Brolio-Bettino speciale per l'occasione, e timbro finale! baci e abbracci con tutti, e pasta party finale tutti insieme...


siamo allegri, io non sono esausto, e siamo tutti soddisfatti e orgogliosi della nostra Eroica...e pensare che abbiamo rischiato di non fare il percorso più lungo! E invece ogni anno merita, eccome se merita.
Se dovessi fare una sola ciclostorica all'anno, sceglierei indubbiamente l'Eroica...


Ah ho sorvolato sul pacco gara, perchè è di nuovo la bellissima scatola di latta con caffè, vino, farro e schiuma da barba! Imbattibile...
Ecco invece il ricordo di fine giornata...

Nessun commento: