Etichette

domenica 30 agosto 2020

Eroica Montalcino

 

La voglia di ritornare a fare le ciclostoriche era tanta, dopo un anno in cui è stato annullato praticamente tutto, ed era rimasta solo l'Eroica Montalcino... una delle poche corse dell'anno!
Mi iscrivo agli ultimi giorni validi, c'è un numero massimo di 1000 partecipanti, con tutte le precauzioni del caso : mascherina alla partenza, all'arrivo e ai ristori, distanziamenti, monoporzioni e pasta party annullato.
Però mi sembrava giusto anche premiare gli sforzi dell'organizzazione e dei vari paesini attraversati, oltre che Montalcino, che certamente non ha bisogno di turismo o di pubblicità.
Quindi ritorno in un'Eroica toscana dopo ben 3 anni dall'ultima...era anche questo che mi spingeva a tornare...nostalgia delle strade bianche! 
Arrivo a Siena il sabato, e nel pomeriggio ritiro il pacco gara a Montalcino; stavolta non c'è la scatola di latta, ma una più spartana scatola di cartone, anche se l'immagine sul coperchio è sempre bella, e il contenuto sempre ricco! Quest'anno c'è anche una borraccia e una mascherina col logo Eroica. 

Il paese addobbato per l'evento è sempre affascinante e caratteristico... tutta l'atmosfera non fa che aumentare la voglia di pedalare il giorno dopo, anche se le previsioni danno temporali!







Per fortuna la pioggia (bombe d'acqua) si scatena solo di notte...io mi bagnerò completamente solo durante la fase di carico bici in macchina (ore 05.00 a Taverne).
Arrivato a Montalcino alle 5.45, parcheggio sotto la rotonda, e all'ingresso del paese c'è il Brocci che spiega la situazione (danni, strade, acqua dappertutto) che fa ritardare la partenza di un'ora.
Peccato, la levataccia delle 4.30 ormai l'avevo fatta. Però giustamente aspettiamo che passino gli ultimi strascichi del temporale, e alle 7 si parte, distanziati, uno ogni 10 secondi.
Siamo ad agosto, e non c'è bisogno di manicotti, giornali sotto la maglia, paracollo... si sta già bene così!

 

La partenza è la solita velocissima in discesa, poi si gira a destra alla cantina Ciacci Piccolomini e iniziano subito le strade bianche...
l'impatto è emozionante e da pelle d'oca... mi sono mancati questi posti.
Percorro lo sterrato che arriva fino a Torrenieri abbastanza in trance, poi mi fermo al primo ristoro e ne approfitto per una crostatina e un tè.
Si prosegue poi passando da Bagno Vignoni, con un bel giro intorno alla vasca termale e timbro sul roadbook; è ancora presto e c'è solo qualche sparuto turista che fa colazione ai tavolini.
 
 
 C'è ancora tanto sterrato in piano e in salita per arrivare a Pienza, che si vede sempre in lontananza come un bella visione da raggiungere...la strada bianca diventa dolcemente una salita asfaltata, che porta al primo ristoro serio con il sacchetto da picnic con pecorino e pera...ottimo!

Ora si scende velocemente di nuovo, ancora salita ma poco ripida, per arrivare a Montisi, bel paesino medievale, sembra tutto lastricato in pietra...qui ogni anno c'è la deliziosa zuppa di farro... e mi siedo sulla nostra classica panchina.
 
Ora il tratto di strada è un poco più noioso perchè c'è tanto asfalto e pochi panorami...passiamo da Trequanda, vicino a Castelmuzio (non si arriva più fino in cima al paese), e poi inizia di nuovo una dura salita per Pieve a Salti, dove passa anche la Strade Bianche Pro e la nostra GF.
Niente ristoro all'agriturismo dell'Eroica ma si prosegue per i discesoni da fare buttandosi a rotta di collo fino a Buonconvento : attraversamento della ferrovia, attraversamento della Cassia e sono in paese, entrando dalla Porta Senese. Ad attenderci c'è l'ottima ribollita...verrebbe da fare subito il bis!
Mi chiedono consigli se risultasse poi pesante...io dico di mangiarla tutta che fa bene!
Finalmente mi hanno accontentato per il ristoro a Buonconvento...ci vuole proprio qui in paese, meglio che  come gli altri anni nel casale in campagna.
Nel mentre arrivano anche mamma e papà direttamente da Siena, breve sosta con loro e riparto.
 
 
Superato il ponte sull'Ombrone si svolta a destra, altro settore di sterrato conosciutissimo perchè ci fermiamo spesso a vedere passare i professionisti a marzo...e si arriva al bivio dell'Eroica (percorso lungo o percorso eroico) : ci si inoltra sullo sterrato e poi inizia la salita più dura della giornata : Castiglion del Bosco.
 

E' sempre una gran fatica arrivare in cima : prima c'è il bel viale alberato dove si fatica già, poi i durissimi tornanti, e poi non è mica finita...ci sono ancora degli strappi duri che dopo tanti km sembrano insormontabili. 
 
 
Piano piano, senza mai scendere, scalo anche questa lunga salita e poi si scende molto velocemente di nuovo in pianura.
 

C'è un inedito ristoro a Tavernelle, vicino a Poggio alle Mura : anche qui ci sono i Bur che si sono già piazzati col Freemont a mangiare panini tipo picnic dal baule...gli offro un panino alla porchetta, io ne ho un altro con prosciutto crudo e parmigiano. Dopo un breve saluto risalgo in sella, mancano ancora diversi chilometri. 
 

Un ciclista è caduto durante l'attraversamento della tenuta Banfi, sanguina ma il soccorso è già stato chiamato; nel frattempo pedalo con un signore che abita al confine tra Toscana e Umbria, parliamo un poco fino alla prossima salita, dove sale meglio di me....lui è allenato, io no!
La breve ascesa di Sant'Angelo in Colle si fa durissima per me...gli ultimi 200 metri sembrano davvero troppo e salgo a piedi : non me la ricordavo proprio ! Forse perchè le scorse edizioni la facevamo all'inizio ed eravamo ancora freschi...
Passo a fianco dell'Abbazia di Sant'Antimo. e si sale ancora : a Castelnuovo dell'Abate c'è l'ultimo ristoro, con questo caldo la panzanella è leggera e perfetta!
 
 
Mi ci vuole poco tempo per riprendermi, riparto per gli ultimi km e l'ultimissima salita per Montalcino...per fortuna sale tranquillamente, lunga ma ormai siamo alla fine!
 

L'entrata in paese da via Mazzini è sempre emozionante, c'è molta meno gente rispetto agli altri anni, ma l'arrivo è comunque festoso : c'è la medaglia, due parole sempre sorridenti al microfono, e mamma e papà ad aspettarmi, li avevo aggiornati ad ogni ristoro.
 
 
Nessun abbraccio, ma tanti saluti e sorrisi nascosti dalle mascherine...è comunque una festa, e ne vale sempre la pena.
Per me poi, la Montalcino ha un'atmosfera ancora genuina e panorami ancora più belli dell'Eroica di Gaiole e del Chianti...devo dire che preferisco questa all'originale! (che comunque mi manca ormai dal 2017...)
Non c'è il pasta party ma ancora un bel piatto di ribollita da gustare sotto la Fortezza...un bel finale dopo una corsa lunga e faticosa, ci voleva...finalmente mi ha riportato sulle strade bianche, e dopo il lockdown sembra una bella rinascita.
 

Nessun commento: