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sabato 2 ottobre 2021

L'Eroica

 

 E finalmente dopo ben 3 anni di assenza ritorno all'Eroica Gaiole!
Quest'anno siamo meno fiduciosi sul percorso lungo, siamo meno allenati rispetto agli anni scorsi, ma ci tentiamo lo stesso, in un modo o nell'altro si porterà a casa...
La festa è già iniziata dal giorno prima con la Cicloclubbissima, bella pedalata di ricognizione sulle strade bianche intorno a Brolio, ma il grande giorno è oggi!
Infatti la novità di quest'anno è il sabato dedicato ai percorsi da 209-135 km, che preferisco visto che Gaiole e i mercatini sono più vivibili, non c'è la classica ressa del sabato che non ci si riusciva neanche a muoversi tra gli stand, non c'è  stata coda al ritiro numeri e probabilmente anche all'arrivo ci si muoverà meglio senza troppe attese.
La nostra sveglia a Taverne suona alle 3.30, colazione veloce e alle 4 partiamo col Doblò già carico con le bici pronte, c'è solo da gonfiarle e posizionare bene ruote e luci.
Alle 4.40 siamo al parcheggio a Gaiole, distante 5 minuti dalla partenza, siamo pronti e carichi come sempre, con la testa già proiettata ai 209 km, nessun dubbio di fare il percorso da 135 !
Ci troviamo con Marco che ha dormito qui nel furgone, e alle 5.10 partiamo, scaglionati e distanziati, come vuole il periodo; purtroppo non c'è la classica partenza tutti insieme con la piazza strapiena di ciclisti, era sicuramente più affascinante e caratteristica, ma è già tanto essere qui...
Partiamo semplicemente con manicotti e paracollo, la maglia di lana copre già a sufficienza visto che non c'è il freddo del passato, anzi si sta proprio bene, e la giornata promette anche un bel sole, e forse qualche temporale pomeridiano.
Appena partiti, riassaporo le vecchie sensazioni mai dimenticate, ma che mi sono mancate : la pedalata al buio, l'aria umida ma piacevole, il silenzio rotto solo dai cambi e dalle catene che girano, le bici in mezzo alla natura e ai boschi impenetrabili visti così scuri, ci sono solo le nostre luci ad illuminare la strada e qualche sbuffo ogni tanto...la magia di questa partenza alle 5 è sempre intatta e irripetibile.
Presto arriviamo alla salita di Brolio, anche qui l'atmosfera è misteriosa, quasi solenne, con tutte queste candele ai lati della strada che sale al castello...ci sono fotografi lungo i tornanti, supero qualche bici, eppure c'è tanto silenzio...un passaggio davvero mitico.
Ora inizia la discesa su sterrato che facciamo sempre benissimo, ci districhiamo nei punti più critici, superiamo tanti ciclisti e pedaliamo forte e sicuri nei tornanti e nella discesa verso Siena : quest'anno c'è la bella novità del passaggio in Piazza del Campo! che bello vederla a quest'ora, praticamente deserta...altro passaggio molto caratteristico che merita di essere mantenuto anche i prossimi anni!
Entriamo in città da porta Pispini e usciamo da porta Romana, diretti verso Radi e gli sterrati... infatti li attacchiamo poco dopo, partendo subito alla grande su quelle strade ben conosciute.
Inizia ad albeggiare e possiamo fare le prime bellissime foto.
Al ristoro ci fermiamo per un panino, crostatina e formaggio... io ho già fame visto che la colazione l'abbiamo fatta ormai 4 ore fa. Ripartiamo ma ho la ruota dietro a terra...le avrò gonfiate troppo poco ??
Ripariamo velocemente (forse troppo...) e ripartiamo; comunque sarà la quarta volta che buco su questo settore, tra granfondo Strade Bianche, giri per i fatti miei ed Eroiche...
Tornati su asfalto verso Murlo la gomma scoppia, la camera d'aria evidentemente era messa male...altra sosta veloce e si riparte, saliamo da quella ripida stradina dietro le mura, ma in città non c'è nessun timbro, solo indicazioni per una fontana.
Ora scendiamo velocemente per arrivare a Bibbiano e passato il bivio dei due percorsi, saliamo su quello strappo difficile su asfalto, ma ho ancora un problema alla gomma dietro...di nuovo a terra! stavolta  c'è un buchino... non ci fidiamo delle camere d'aria decathlon da 25 e ne metto una da 28, speriamo sia l'ultima! La pazienza di Rudi e Marco si sta esaurendo...
Attacchiamo la salita di Castiglion del Bosco (purtroppo ce la dobbiamo fare tutta rispetto alla Nova), sempre durissima e infinita, anche se mi sembra di avere meno problemi degli altri e la faccio comunque abbastanza bene fino alla fine; ultimo strappo in asfalto e arriviamo a Montalcino, stavolta entriamo in paese con un bel ristoro sotto le logge, di fronte al negozio Montalcino 564, c'è Massimo fuori e ci salutiamo velocemente.
Altri panini e banane e ripartiamo abbastanza velocemente, diretti al pezzo sterrato di Torrenieri, sempre bello e caratteristico; ormai fa caldo e si sta bene, pedaliamo tutto sommato ancora bene e velocemente; ci sono i saliscendi di Pieve a Salti e poi la picchiata  verso Buonconvento, con sosta in piazza visto che qui c'è la zuppa di farro. Iniziamo ad essere stanchi, siamo qui alle 13 e siamo un po' oltre metà strada.
Attraversiamo Ponte d'Arbia, non facciamo neanche un km sulla Cassia perchè c'è quel pezzo di strada sterrata introdotto da poco, Monte Acuto, anche questo difficile e impegnativo, anche se con poche pendenze, e finalmente arriviamo ad Asciano, dove ci aspetta il classico ristoro con ribollita!
Ne approfittiamo anche per una cochina viste le incombenti e minacciose Sante Marie...
Infatti sulle gambe risultano durissime e spietate, alla penultima salita cedo e salgo a piedi... la mancanza di km e allenamento nelle gambe le sento tutte...arrivo a piedi al cartello finale provato ma non distrutto, siamo comunque tutti molto stanchi.
Ultimo ristoro a Castelnuovo con panini alla nutella e miele, mentre il tempo peggiora, sembra avvicinarsi pioggia e vento forte, speriamo in bene...ma ormai non ci preoccupa più nulla, siamo quasi alla fine delle fatiche. Rudi e Marco hanno bisogno di un po' di olio bono sui cambi, mentre la Olmo è a posto, le camere d'aria tengono.
Altri km su asfalto per arrivare a Pianella, dove ci aspettano gli ultimi sterrati : salita a Vagliagli e a Radda.
La prima è come sempre faticosa con due tornanti ripidi all'inizio e poi una strada sterrata lunga che sembra non finire mai, sempre in leggera salita..arrivati in paese ci fermiamo per l'immancabile sosta al bar/circolo arci per un'ultima cochina fresca; scambiamo due parole anche con tre ragazze occupate con un aperitivo...
Ripartiamo però in fretta perchè vogliamo arrivare prima di buio; ci manca poco ma c'è ancora la rognosa salita verso Radda, la maggior parte su asfalto; arrivati al paese c'è l'ultimissimo timbro, discesa e ancora 2 km circa di salita...ormai siamo agli sgoccioli delle forze.
Forse è l'Eroica dove stiamo patendo di più.
Ma arriva anche il bel pezzo sterrato che ci porta a Vertine, dove il nostro pensiero va al terzo componente della combriccola rimasto a casa, e ci buttiamo a rotta di collo per la ripida discesa asfaltata che ci porta a Gaiole!
Ci sono già lampioni accesi ma è giorno, quindi la nostra missione è compiuta...arriviamo felici e di nuovo adrenalinici sul viale dell'arrivo, sotto il traguardo riusciamo a ricompattarci ed arrivare festanti... l'Eroica è già finita!
All'arrivo per noi del 209 c'è anche il Chianti con confezione esclusiva!
Dopo il traguardo ci siediamo un attimo contro le transenne per rifiatare...è stata ancora una volta una grande avventura, stancante, ma bellissima...un'esperienza da rifare tutti gli anni!
E siamo al pasta party finale, con pappa al pomdoro e anche un bicchiere di vino, finalmente...
Anche quest'anno l'Eroica è passata in un lampo, 209 km lumghi e faticosi ma una volta finiti si vorrebbero già rifare, non il giorno dopo ma non si vede l'ora di essere di nuovo qui l'anno prossimo!
 





































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