Domenica fredda ma soleggiata, per accumulare km provo la traccia gravel "Da Trofarello al Roero" che inizia appunto da Trofarello; io ci devo aggiungere circa 35 km in mezzo al traffico tra andata e ritorno da casa.
E infatti partendo quasi alle 11 penso che il tempo richiesto sia troppo, quindi sono pronto ad accorciare il percorso se vedo che farei troppo tardi per rientrare con la luce del giorno.
Fino a Moncalieri faccio le solite strade, poi da Trofarello iniziano subito le strade sterrate, passando anche da Santena lungo il parco Cavour, dove sta correndo anche una gara ciclocross.
Le strade asfaltate sono davvero poche, e comunque sempre deserte, sono stradine che collegano al massimo le cascine e incontro pochissime macchine; gli sterrati sono ben battuti e compatti, pedalo velocemente, a parte qualche tratto fangoso.
Poi ci sono anche sentieri più impegnativi pieni di foglie e pietre in mezzo ai boschi, dove faccio anche un incontro ravvicinato con due caprioli che corrono su un sentiero parallelo al mio, sembrava una scena di Stand by me... mi è venuta la pelle d'oca, un momento straordinario.
Arrivato vicino a Santo Stefano decido di tagliare i saliscendi che portano fino alla Montà, che devono essere quelli già fatti nei Giri dei Castagni, e me li ricordo faticosi e poco panoramici.
Evito una trentina di km della traccia tornando su asfalto e puntando direttamente su Pralormo, sono 12 chilometri della solita strada verso Torino.
A Pralormo riprendo la traccia, che d'ora in poi sarà tutta in piano, quindi veloce e meno stancante; ci sono anche qui sterrati con la terra dura e compattata, quindi arrivo a Trofarello abbastanza in fretta.
Da qui ancora 50 minuti fino a casa, dove arrivo alle 17, stanco ma non esausto.
Prima o poi dovrò rifare la traccia completa, magari partendo prima d'estate, oppure con la macchina fino a Trofarello.
Comunque il giro merita perchè come sempre succede con la gravel si passa in stradine deserte, sentieri, strade poderali, in mezzo a cascine, boschi e crinali.
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