La scelta di questa traccia si rivelerà errata, purtroppo...
Io Rudi e Jack partiamo dal solito campo sportivo a Riva di Chieri, ancora in pantaloncini, manicotti e gilet, fa fresco ma durante la giornata arriverà il sole caldo; inizialmente il percorso si snoda verso nord passando da Andezeno e da stradine in mezzo ai campi; poi iniziano delle rampe dure , che arrivano anche al 17%... con le gravel le facciamo agilmente ma si fatica.
Da Cinzano verso l'Abbazia di Vezzolano le strade diventano più fangose, piene di pozzanghere, che non sarebbero neanche un problema, ma la terra è appiccicosa e riempie le gomme e i passanti delle ruote, a me soprattutto si blocca più volte la ruota, e devo fermarmi ogni tanto a togliere il fango con i rametti.
La strada è più piatta adesso, sempre tanto sterrato e pochissimo asfalto, ma continua ad esserci questo fango pesante che ci rallenta troppo; passiamo da Castelnuovo Don Bosco e ne approfittiamo per ripulire la bici ad una fontana.
Arrivati a metà percorso decidiamo di cambiare programma e di fare solo asfalto, oggi la gravel fa troppa fatica e rischieremmo di arrivare troppo tardi alle macchine; così Rudi studia un nuovo tragitto che passa da Valfenera, la Montà, e poi lungo la strada che di solito faccio in senso contrario per andare a Vezza, quella che passa da Madonna delle Grazie e poi in mezzo ai campi fino a Poirino.
Da qui sono ancora pochi chilometri, facciamo un'ultima sosta all'agrigelateria San Pè per un gelato squisito al pistacchio e zabaione.
Io patisco anche il loro ritmo su asfalto, hanno più km di me nelle gambe, e io arrivo da un settembre di vacanze e di malattia...quindi devo ancora tornare in forma.
Speriamo di non soffrire troppo a metà ottobre a Monteriggioni, oggi ho patito sia il gravel che l'asfalto...
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