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sabato 8 aprile 2023

Crescentino-Casale e un po' di Pautassa Est



Io e Rudi ci ritroviamo di nuovo per una gravelata a Crescentino, questa volta vogliamo provare la Pautassa Est, aggiungendo una toccata e fuga a Casale ma solo per rifare quel bel percorso stile ciclocross sulle rive del Po.
La giornata è soleggiata ma non caldissima; io ho ancora sofferto il freddo nell'ultima uscita, quindi parto con la salopette lunga (che risulterà un po' esagerata a metà giornata), poi partiamo coi manicotti ma li toglieremo presto.
Da Crescentino pedaliamo inizialmente bene lungo gli argini, finchè non arriviamo ad un guado : l'acqua sembra alta, le pietre scivolose, e non ci fidiamo a bagnarci subito le scarpe, per averle poi bagnate per tutto il giorno, così cerchiamo di aggirare il torrente.
Decisione sbagliatissima, visto che ci addentreremo nel sottobosco intricato, tra alberi caduti, erba alta, alla ricerca di una strada che c'era sulle mappe ma ormai scomparsa, come anche il ponte che in teoria doveva superare il torrente più avanti.
Ormai siamo andati troppo avanti per tornare indietro, così camminiamo sui sassi del torrente, non bagnandoci, ma per farlo dobbiamo lanciare le bici sull'altra sponda...purtroppo Rudi perde la luce davanti trascinando la bici per le sterpaglie...un vero percorso di Orienteering stile"Noi uomini duri"...
Tornati sulla traccia principale attraverso un campo di grano mezzo bruciato riprendiamo la pedalata sulla ghiaia, purtroppo abbiamo perso 30-40 minuti.
Adesso la strada la conosciamo, arriviamo a Casale senza altri problemi, per poi rifare appunto la single track nel Parco del Bosco della Pastrona, sempre molto eccitante!
I sentieri non hanno più quel fango pesante incontrato a Gennaio, però affrontiamo strappi molto ripidi e faticosi, sia sterrati in mezzo ai campi che su asfalto nei paesini sulle collinette; d'altronde lo dicevano che questa Pautassa Esta avrebbe avuto un percorso spacca gambe nella seconda metà...
Visto che inizia a farsi tardi, accorciamo la pedalata arrivati a Gabiano, facendo solo più asfalto per la strada più diretta fino a Crescentino, rimandando il percorso completo più avanti.
Comunque la traccia merita, bisogna solo avere più tempo e non perdersi nel bosco, basta fare il guado!

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