Adesso il cambio gira perfettamente, molto preciso e leggero da cambiare.
Ne approfitto subito per un giro con dislivello per testare tutti i rapporti, facendo una classica scalata al Col del Lys preceduto da Sant'Ignazio.
Parto da casa alle 8 seguendo la solita strada, ma a Collegno devo deviare causa lavori sul ponte sulla Dora; allungo un po' verso Alpignano ma poi riprendo la traccia a Pianezza.
Arrivo tranquillamente a Lanzo, per fortuna c'è ancora poca gente in giro.
La salita al santuario di Sant'Ignazio è corta e la parte dura è solo verso la fine, su quelle rampe esposte al sole e poi nel bosco; breve sosta barretta e acqua nel piazzale poi scendo velocemente a fondovalle, fa pure fresco in discesa all'ombra.
Oltrepasso la Stura e riprendo a salire poco alla volta nella valle di Viù, che offre sempre belle viste sui folti boschi circostanti.
A Viù supero la Stura (di Viù) e attacco la salita, che faccio di solito da luglio/agosto per prepararmi agli ultimi eventi di settembre; questa è dura all'inizio, e poi si ammorbidisce una volta superato Colle San Giovanni, anche con qualche discesina.
Arrivo al piazzale del Lys per sosta panino e cochina, e scendo col kway, i primi km si sta bene coperti.
Purtroppo il traffico è sempre brutto e pericoloso a scendere, con moto e auto che vanno contromano.
Arrivo in fretta a fondovalle e poi percorro le strade più dritte e piatte possibili per arrivare a Rivoli, dove passo a vedere come sta Leone verso le 13 e 15, poi ancora gli ultimi km verso casa.
Togliendo il passaggio da via Adda, è un giro che in 5h e 30 si può fare, volendo arrivare a casa per pranzo.
La Tarmac risponde perfettamente ai comandi, è ancora più bello pedalarci dopo mesi di sosta, e con un cambio nuovo di zecca e così morbido da usare.
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