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domenica 15 giugno 2025

Al colle Braida con la gravel




Come ultimo allenamento lungo per la Nova Eroica di domenica prossima prendo una traccia dal gruppo Gravel Bike Torino che prevede tanto dislivello e la salita al Colle Braida da un versante inedito, sterrato negli ultimi km.
La traccia inizia da Rivalta, dove ci arrivo dalla solita strada che faccio in pausa pranzo; poi si attraversa il piccolo centro storico e iniziano i sentieri sterrati della collina morenica da Villarbasse a Rivoli.
I sentierini sotto gli alberi mi portano inaspettatamente alla panchinona di Rosta, non sapevo che ce ne fosse una qui! Breve sosta e poi scollino dall'altra parte verso Buttigliera dove faccio le strade interne in pavè e poi su asfalto verso Avigliana.
Ora prendo la Ciclovia Francigena e altre strade sterrate in mezzo ai campi, molto meglio che la ss25 in mezzo al traffico, oggi particolarmente piena di moto fracassone.
C'è anche qualche sentiero lungo il fianco destro delle montagne, mi pare di esser già passato in mezzo a questi campi e casupole sperdute sopra Borgone e Chianocco.
A Bussoleno inizia il viaggio di ritorno e la parte più difficile, visto che si inizia a salire su sterrato in mezzo ai boschi sopra Villarfocchiardo; nel frattempo mi chiama la ciurma che hanno dimenticato il cellulare a casa e sono in viaggio per Siena...così alla fine del giro devo passare da casa loro a cercarlo.
La discesa è molto bella in un versante nascosto della collina, e si arriva di nuovo a fondovalle; ora si prende la strada asfaltata che sale alla borgata Folatone : un susseguirsi di tornanti sempre sul 12-13%, molto impegnativa! Credo che sia la salita più dura dei dintorni.
Mi fermo una volta a prendere un gel a metà salita e un'altra volta a bere tanto, fimchè finalmente la strada spiana e si arriva a Folatone, l'ascesa sembrava infinita! Qui ci sono ancora circa 5km sterrati da percorrere prima del colle, c'è ancora un po' di dislivello ma ormai è niente in confronto a quello passato.
La strada è bella compatta e si potrebbe fare anche con la bdc. Finalmente si arriva al piazzale del Colle Braida, dove lo spiazzo erboso con i tavolini è completamente colonizzato da frittolesi in gita.
Io mi fermo sulla panchina della bocciofila per panino e cochina, e poi riparto in discesa; dopo pochi km la traccia devia sulla sinistra in una curva che mi perdo per qualche centinaio di metri.
La discesa ripidissima torna verso la Mortera, infatti si sbuca al villaggio Primavera sul versante principale della salita al Colle. 
Poi dopo pochi km si prende un'altra stradina sterrata vicino al campeggio e si arriva al bivio di Trana.
Rimango stupito di quante stradine alternative (soprattutto sterrate) ci siano rispetto alle altre strade fatte decine e decine di volte!
A Reano inizia un altro pezzo impegnativo di nuovo sulla collina morenica, sotto il Moncuni...anche qui rampe spaccagambe, e si fatica di nuovo perchè le salite sono brevi ma dissestate e anche ripide. Non posso neanche fermarmi a riposare o fare qualche pezzettino a piedi perchè ci sono nugoli di zanzare pronte a mordermi... se mi fermo poco sento il ronzio di sciami che arrivano in massa! Ci mancavano le sanguisughe e sembrava la scena di "Stand by me"...
Una bella prova impegnativa anche questa dopo tanto dislivello già fatto.
Finalmente si scende di nuovo verso Sangano per fare la strada lungo il Sangone che porta a Rivalta, ormai questa è facile in confronto a tutto quello già fatto; a Rivalta faccio scorta d'acqua per l'ultima volta (in totale berrò 8 borracce senza mai fermarmi per la pausa pipì...) e prendo la pista ciclabile per il centro di Rivoli.
Nel viale Colli arriva improvvisamente vento forte e temporale, e anche se ho il kway mi fermo 5 minuti sotto i portici. Poi riparto e arrivo velocemente in via Adda dove saluto Leone e recupero il cellulare perduto in garage.
Finalmente alle 18 e 30 arrivo a casa dopo circa 8 ore di bici...super giro molto impegnativo ma sono molto contento di aver sofferto solo la salita del Folatone...invece non ho patito il lungo chilometraggio e le gambe stavano ancora bene; questo mi fa ben sperare per la Nova Eroica!
Bellissimo giro con tanto sterrato inedito! Super consigliato anche se super faticoso.

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