L'occasione è un evento gratuito organizzato dal gruppo Gravel Bike Torino, ci si trova a Caluso alle 8.45 e si parte in modalità libera, alle velocità volute, tanto siamo tutti provvisti di traccia.
Io Rudi e Flavio partiamo inizialmente tranquilli, con la nostra divisa rispolverata per l'occasione; il tempo è bello caldo, purtroppo afoso come sempre da queste parti a fine primavera (sono ormai 12 anni da quando sono venuto la prima volta alla Canavesana in un weekend di giugno).
Saremo circa una trentina di partecipanti, di tutti i tipi ed età, il bello è che ognuno può andare alla propria velocità, con qualche raggruppamento iniziale per aspettare tutti.
Ci dirigiamo verso Mazzè e poi percorriamo la bella strada sterrata lungo la Dora Baltea, già fatta qualche settimana fa durante il nostro test del percorso della Nova Eroica Ivrea... proprio qui sono caduto per una buca, ora faccio più attenzione, e il fondo è più compatto con meno pozzanghere.
Ogni tanto gli organizzatori si fermano o rallentano per compattare il gruppo, si pedala bene e allegramente, e scambio due parole con Biagio, fondatore del gruppo.
C'è subito una bella rampa con terra e pietre per arrivare al panchinone di Caluso in mezzo alle vigne, è l'occasione per aspettare tutti e fare qualche foto.
Si arriva infine su asfalto per prendere la strada delle carrozze che sale al castello di Masino, qui Rudi e Flavio partono a tutto gas e io rimango indietro, frenato dal terreno sconnesso e anche dal mio poco allenamento sulle salite! Piano piano accelero e faccio anche io velocemente i tanti tornanti finchè ci ricongiungiamo sotto le mure del casrello per una prima sosta con barretta.
Dalla discesa successiva decidiamo di non aspettare più il resto del gruppo e scendiamo molto velocemente la bella strada sotto gli alberi; quando ci rialziamo e prendiamo un minuto di sosta per rifiatare, Flavio ci saluta per andare al lavoro, e con noi è rimasto solo più Antonio, che si unisce con piacere a noi.
Così abbiamo un altro compagno di "fuga", visto che anche per lui l'andatura generare era un po' lenta.
Ora percorriamo il lungolago di Viverone, tra spiaggette e piste ciclabili, non ero mai stato così vicino al lago e non sapevo che ci fossero questi lidi.
Torniamo su sterrati compatti al sole, e anche su sentieri più sconnessi e fangosi, comunque sempre divertenti e impegnativi, e ripassiamo da Caravino per costeggiare di nuovo la Dora e dirigerci verso il lago di Candia.
Ormai siamo alla fine del percorso, superiamo l'ultimo strappo e siamo di nuovo a Caluso, dove ovviamente siamo i primi e saltiamo anche la visita alla cantina dove avremmo avuto un bicchiere di vino (5€); preferiamo prenderci un gelato per i fatti nostri, fare due ultime chiacchiere con Antonio e ci separiamo promettendoci altri giri futuri insieme.
Comunque almeno abbiamo visto che la Combriccola è ancora viva e in grado di spakkare!
La Nova Eroica Buonconvento si avvicina... speriamo di non soffrire troppo le lunghe salite!
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